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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 11 novembre 2016

Renzi ed i suoi danno i numeri


Cari amici ed amiche,

come riporta un articolo di Marco Cobianchi su "Panorama", il premier Matteo Renzi ed i suoi danno i numeri.
L'articolo è intitolato "Renzilandia alla fiera dei numeri".
Renzi, i suoi ministri ed i suoi consiglieri dicono che l'Italia va bene e sciorinano numeri.
Peccato che gli stessi numeri (quelli veri) li smentiscano su tutta la linea.
Per esempio, Yoram Gutgeld, commissario per spending review e deputato vicino al premier, dice che il Governo ha tagliato ben 30 miliardi di Euro di spesa pubblica.
In realtà, le uscite del bilancio dello Stato sono salite da 818 miliardi di Euro a 826 miliardi di Euro dal 2014 al 2016.
Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan dice che il debito pubblico diminuirà.
Peccato per lui che nel 2013 il debito era pari al 129% del Prodotto Interno Lordo.
Quest'anno, invece, è pari al 132,8% del PIL.
Tommaso Nannicini, consigliere di Renzi, dice che il lavoro qui in Italia è aumentato e snocciola numeri.
Peccato per lui che tra gennaio e luglio 2016 il saldo dei contratti di lavoro sia stato di 53.303, la metà di quello dello stesso periodo del 2014.
I posti di lavoro stabili, di cui Renzi, Nannicini e gli altri membri dell'entourage renziano si vantano, non sono aumentati.
Nel 2016 sono stati venduti solo 69,9 milioni di voucher, il 40,1% in più rispetto ai primi sei mesi del 2015.
Il "Jobs Act" di Renzi è stato un fiasco.
Inoltre, Renzi ha promesso all'Europa che il rapporto deficit/PIL sarebbe stato limitato all'1,8% e invece è salito al 2,4%, giustificando il tutto con le spese del terremoto e dell'immigrazione.
Renzi ha detto anche che ci sarebbe stata una tassa del 35% sul contante non dichiarato ma poi ha fatto marcia indietro perché "ci si era accorti che con quella percentuale non avrebbe funzionato".
Il 7 ottobre 2016, Renzi ha detto che nel 2016 ci sarebbe stato un "segnale" sul fronte del quoziente famigliare (che consente di tassare il reddito del nucleo famigliare e non quello del singolo). Mai più che visto, al punto che la mancia (elettorale) di 500 Euro per i diciottenni venga data al figlio del cassaintegrato e a quello dell'impenditore.
Renzi somiglia sempre di più a Wanna Marchi: dà i numeri!
Se li desse buoni per il lotto sarebbe già una buona cosa.
Cordiali saluti.



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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.