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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 3 giugno 2016

Ricordiamoci degli italiani emigrati

Cari amici ed amiche,

adoro la mia amica e socia Stephanie Caracciolo, come del resto adoro un po' tutta la squadra con cui amministro e faccio andare avanti questo mio umile blog.
Vorrei ringraziare ed abbracciare queste persone una ad una. Ringrazio Stephanie della foto.
Ora, anche qui dalle mie parti, io vengo contestato allorquando dico che l'immigrazione clandestina è un problema.
Mi viene detto: "Perché contesti? Non sai che molti di noi italiani emigrarono all'estero?".
Io lo so bene.
Anch'io ho parenti, per la verità non proprio prossimi come grado di parentela, che sono emigrati emigrati all'estero.
Però, vorrei ricordare alcune cose: gli italiani emigrati andarono via con documenti ed un lavoro in tasca,
Gli immigrati che vengono qui da noi arrivano illegalmente e senza un lavoro.
Gli italiani emigrati non andarono negli USA e negli altri Paesi pretendendo il cibo che piacque a loro.
Gli immigrati clandestini che vengono qui da noi pretendono il cibo che piace a loro (come se fossero al ristorante) e se quello che viene loro offerto non piace lo gettano via.
Gli italiani emigrati non pretesero nulla da coloro che li accolsero.
Gli immigrati clandestini pretendono ogni cosa, a nostre spese.
Gli italiani emigrati rispettarono le leggi e la cultura dei Paesi che li accolsero e ne adottarono la lingua.
L'esempio è proprio la mia socia (verso cui, ripeto, ho grande benevolenza ed una stima fraterna) Stephanie Caracciolo, la quale discende da italiani emigrati in Uruguay.
Ella parla spagnolo ed inglese, oltre all'italiano.
I miei parenti emigrati negli USA parlano inglese, oltre a parlare un italiano con una forte dello slang siculish, ed uno di loro è stato tra i Marines.
Ci furono anche italiani che emigrarono negli USA e si fecero protestanti, per sentirsi più vicini agli Americani.
Invece, gli immigrati clandestini che vengono qui non solo rifiutano la nostra lingua, i nostri valori e la nostra cultura ma anche le nostre leggi.
Nelle nostre città ci sono aree che sono completamente in mano a loro.
Questi ultimi spacciano droga e fanno crimini.
Inoltre, i Paesi che accolsero gli italiani ebbero bisogno di forza lavoro.
L'Italia di oggi, invece, è in recessione e non ha lavoro neppure per noi italiani.
Questa è la realtà ed il resto è vacuità!
Prima di darmi del "razzista", certa gente conti fino a 100!
Cordiali saluti.





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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.