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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 4 giugno 2016

La confusione nella Chiesa di oggi.

Cari amici ed amiche,

Morris Sonnino, il caro amico e socio Morris (che stimo moltissimo), ha pubblicato su Facebook questa foto e l'ha commentata così:
"Ora si celebra "la liturgia del clandestino"".

La foto mostra un'evidente situazione di abuso liturgico e fa il paio con un articolo del blog del noto vaticanista Aldo Maria Valli che è intitolato "Lettera agli amici".
L'articolo (ripreso dal quotidiano "Libero") è molto interessante ed inizia così:



"Un giornalista non dovrebbe mai parlare di se stesso, se non altro per buon gusto. Faccio un’eccezione, e prometto che resterà tale, per rispondere ai tanti amici che hanno reagito ai miei ultimi articoli, nei quali non ho nascosto le perplessità circa Amoris laetitia e altre affermazioni di papa Francesco.

Amoris laetitia in un primo tempo mi è piaciuta. Ci ho visto lo sforzo sincero di calarsi nella realtà. Poi però, leggendo e rileggendo, ecco le perplessità e i dubbi. Riconducibili a una domanda che mi assilla: ma il paradigma della situazione, fatto proprio da Francesco quando suggerisce di procedere secondo la logica del caso per caso, non finisce per giustificare tutto? E, così facendo, non scivola nel relativismo? E non sarà forse per questo che Francesco è tanto applaudito da atei e laicisti, che scambiano la sua misericordia per un lasciapassare? Ecco perché ho scritto l’articolo nel quale esprimo tutte le mie perplessità su quella che ho definito la Chiesa del “ma anche”. Una Chiesa che, attraverso il paradigma della situazione contingente, alla fin fine risponde sì, ma anche no, no, ma anche sì, una Chiesa che cerca di tenere assieme ciò che assieme non può stare e che in questo modo non porta all’integrazione, ma alla confusione.

Scrivendo, avevo in mente tanti amici divorziati e risposati, così come tanti amici omosessuali, i quali, da credenti, mi hanno sempre detto di aspettare dal papa una parola sicura.

Da parte mia, nessuna “manovra”, nessun progetto di chissà quale natura, nessuna decisione di abbandonare un partito (ma quale?) per entrare in un altro (ma quale?). Solo la manifestazione sincera, e anche dolorosa, di un dubbio. Dolorosa perché voglio molto bene al papa. Ma è proprio perché gli voglio bene che lo prendo sul serio. Ed è proprio perché lo prendo sul serio che mi interrogo su quanto insegna. A partire dal concetto di misericordia, che Francesco ha messo al centro del suo magistero.

Vi dicevo di altre perplessità suscitate in me dalle parole del papa. Mi limito a due circostanze. La prima, quando, in un video dedicato al dialogo tra le religioni, Francesco ha sostenuto che “in questa moltitudine, in questa ampia gamma di religioni e assenza di religioni, vi è una sola certezza: siamo tutti figli di Dio”. La seconda, quando, nella chiesa luterana di Roma, con un lungo intervento a braccio, ha detto che la possibilità o meno di fare la comunione insieme (luterani e cattolici) “è un problema a cui ognuno deve rispondere”
.

Anche io voglio bene a Papa Francesco è criticarlo è per me doloroso ma certe cose le debbo per forza dire.
La foto qui sopra mostra la situazione di disordine di confusione che c'è nella Chiesa di oggi.
Se il mio parroco facesse una cosa del genere durante la messa, appena finita la funzione, io andrei da lui e gli direi: "Bene, padre, adesso io e lei ci facciamo una bella chiacchierata dal vescovo".
Ora, una cosa non può essere taciuta.
Nella Chiesa vi è una grande confusione e vi sono persone che spingono a trasformarla in una sorta di "sindacato".
Riguardo ai cristiani non cattolici , io dico una cosa: per esempio, io potrei entrare in una chiesa ortodossa o anglicana e sentirmi la messa.
Però, io non potrei prendere la Comunione, poiché la Chiesa ortodossa e quella anglicana non sono in comunione con Roma.
Lo stesso discorso varrebbe se io entrassi in una chiesa luterana o calvinista.
Non ho nulla contro ortodossi, anglicani e cattolici
Qui non si tratta solo di una questione giurisdizionale ma anche dogmatica.
Per noi cattolici, per esempio, nella Eucaristia Cristo è realmente presente per transustaziazione.
Per i luterani, invece, Cristo è presente solo per consustaziazione e per il calvinisti Cristo non è neppure realmente presente nell'Eucaristia.
Il diritto canonico dice: "Can. 844 - §1. I ministri cattolici amministrano lecitamente i sacramenti ai soli fedeli cattolici, i quali parimenti li ricevono lecitamente dai soli ministri cattolici, salve le disposizioni dei §§2, 3 e 4 di questo canone e del can. 861, §2.
§2. Ogni qualvolta una necessità lo esiga o una vera utilità spirituale lo consigli e purché sia evitato il pericolo di errore o di indifferentismo, è lecito ai fedeli, ai quali sia fisicamente o moralmente impossibile accedere al ministro cattolico, ricevere i sacramenti della penitenza, dell'Eucaristia e dell'unzione degli infermi da ministri non cattolici, nella cui Chiesa sono validi i predetti sacramenti".
Ergo, in una chiesa ortodossa, io potrei prendere la Comunione se mi trovassi in un posto in cui non ci sono chiese cattoliche,
La Chiesa ortodossa riconosce i nostri stessi Sacramenti.
Invece, in una chiesa protestante (luterana, calvinista o di altra denominazione) non potrei prendere la Comunione
La Chiesa è amore e carità ma è anche tradizione.
Essa si fonda su una tradizione millenaria, una tradizione che partì al momento in cui Gesù costituì l'apostolo San Pietro primo papa.
Quindi, il papa è capo visibile della Chiesa, in quanto successore dell'apostolo San Pietro, ed i vescovi sono successori degli altri apostoli.
Da ciò nasce l'infallibilità papale, un'infallibilità che però vale solo al momento in cui il Papa parla ex-cathedra (come capo visibile della Chiesa) e finché egli parla nel solco della tradizione, a cui egli stesso è soggetto.
La Chiesa si fonda anche sui sette Sacramenti.
Il cuore della Chiesa, però, è Gesù Cristo.
Oggi, noi ci troviamo di fronte a uomini di Chiesa che parlano di "cose sociali" come se fossero membri un sindacato, tralasciando invece Gesù Cristo.
Cosa differenzia la Chiesa da un sindacato?
La Chiesa si distingue dal sindacato perché ha al centro Gesù Cristo.
La situazione di oggi non va bene.
Io voglio andare a messa e sentire ciò che riguarda Gesù Cristo e non ciò che potrei sentire in un'assemblea di un partito di sinistra.
Tenendo conto del fatto che io sia decisamente di destra la cosa non mi alletta.
Papa Francesco dovrebbe cercare di mettere ordine nella Chiesa e non contribuire ad aumentarne la confusione con certe dichiarazioni, le quali espongono anche ad attacchi.
Cordiali saluti.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.