Cari amici ed amiche,
questa è una riflessione dell'amico e socio Morris Sonnino:
"Accusare il Giornale e Alessandro Sallusti di antisemitismo, per aver avuto l'idea (inopportuna o meno che sia) di far leggere il Mein Kampf, ritengo che sia veramente da decerebrati.Molte volte, penso che noi ebrei non ci meriteremmo nemmeno la difesa da parte di chi sul serio è per la nostra causa.
Questo per colpa di quattro coglioni che ciancicano sempre di nazi-fascismo.
A proposito: quello in foto è il titolo de Il Giornale, quando la nave Freedom Flotilla tentò di violare il blocco marittimo imposto da Israele a Gaza, per evitare il traffico di armi.
Che titolo antisemita!".
Parolaccia a parte, io concordo con Morris.
Che, a mio modesto parere, il quotidiano "Il Giornale" abbia commesso un errore a fare distribuire il "Mein Kampf" di Adolf Hitler è cosa nota.
Non tutte le persone hanno la cognizione per capire che l'azione de "Il Giornale" era volta a fare conoscere una cosa sbagliata quale fu il nazismo.
Il nazismo uccise più di 6.000.000 di persone innocenti.
Io, che so che il nazismo è sbagliato, posso leggere il "Mein Kampf" e dire è un libraccio.
Altri, invece, potrebbero dire il contrario e questo è pericoloso, visto il brutto periodo e visto che circolano certe brutte idee.
Più volte l'ho detto (e scritto) e non smentisco.
Anzi, confermo.
Il "Mein Kampf" non andava assolutamente distribuito.
Quello che ha fatto il quotidiano in questione è stato poco prudente e molto azzardato.
Però, dire che "Il Giornale" sia antisemita mi sembra troppo.
Semmai, ha sbagliato in buona fede.
Si può anche sbagliare in buona fede.
Ricordo che "Il Giornale" ha più volte difeso Israele.
Per esempio, esso difese lo Stato ebraico quando (nel 2010) la nave di "Freedom Flotilla" tentò di violare il blocco marittimo (per impedire il traffico di armi) ed i soldati israeliani spararono.
Quindi, "Il Giornale" ha sbagliato ma definirlo un quotidiano "antisemita" mi sembra davvero troppo.
Serve equilibrio.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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