l'amica e socia Stephanie Caracciolo mi ha portato all'attenzione questo articolo del suo blog "Cuore d'Italia" che è intitolato "Giornata Mondiale dell'Ambiente".
Ringrazio Stephanie dell'articolo che ha anche una bella citazione di Erich Fromm:
"In nome del progresso, l’uomo sta trasformando il mondo in un luogo fetido e velenoso (e questa è “tutt’altro che” un’immagine simbolica). Sta inquinando l’aria, l’acqua, il suolo, gli animali… e se stesso, al punto che è legittimo domandarsi se, fra un centinaio d’anni, sarà ancora possibile vivere sulla terra".
Stephanie è davvero mitica.
La difesa dell'ambiente è una cosa seria.
Per esempio, pensiamo alla tutela dell'acqua.
Noi dobbiamo cercare di ridurre l'inquinamento dell'acqua, per esempio rendendo più efficiente la depurazione delle acque reflue.
Però, la difesa dell'ambiente deve essere fatta con criterio.
Molto spesso, essa finisce nel tritacarne della politica.
Prendiamo, per esempio, un caso italiano: quella della Variante di Valico.
La Variante di Valico è la nuova autostrada che affianca parte del tracciato del tratto tra Bologna e Firenze dell'Autostrada A1 Milano-Napoli.
Ci sono stati movimenti no-global, pseudo-ambientalisti, novelli movimenti hippy ed il Movimento 5 Stelle che hanno fatto di tutto per impedire la costruzione di questa nuova infrastruttura.
In realtà, la Variante di Valico è necessaria, per via dell'aumento del traffico che ha reso l'autostrada esistente insufficiente.
Paradossalmente, ora, la Variante di Valico permette di velocizzare il traffico, con una riduzione dei consumi di carburante e di emissioni in atmosfera.
Quindi, grazie alla Variante di Valico l'ambiente ci ha guadagnato.
Pensate, grazie alla Variante di Valico, si è calcolato che il risparmio di carburante fossile sarà di 100 milioni di litri all'anno.
Questo è dovuto all'abbassamento della quota dell'autostrada di 226 metri e alla riduzione dei tempi di percorrenza del 30%.
I numeri parlano chiaro.
Inoltre, la vecchia autostrada (che resta in esercizio) può essere riqualificata per il turismo sull'Appennino.
Vi porto un altro caso italiano.
Qui in Italia si è detto no all'energia nucleare.
Ebbene, ora continuiamo ad andare con carburanti fossili (che paghiamo), continuiamo con le emissioni in atmosfera ed importiamo il 18% di energia dall'estero.
Con questa scelta, l'ambiente non ci ha guadagnato nulla e noi continuiamo a pagare la corrente cara e salata e dipendiamo dall'estero.
L'ambiente va difeso ma bisogna usare la testa.
Cordiali saluti.
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