sul giornale "Tempi" vi è un articolo intitolato "Assaltano la chiesa, prendono il crocifisso e lo demoliscono in piazza. E non è l’Isis".
In Cile sta venendo fuori una grande barbarie.
Gli studenti dei collettivi di sinistra hanno assaltato la chiesa della Gratitudine Nazionale, ne hanno sfondato il portale, sono entrati in essa, ne hanno staccato il crocifisso, l'hanno portato in piazza e l'hanno distrutto.
La triste riedizione del calvario ha avuto luogo giovedì a Santiago, capitale del paese sudamericano, e ha posto fine a una protesta studentesca contro il governo. Il movimento studentesco, sempre più forte e radicalizzato nel paese, protestava contro la mancata attuazione delle riforme economiche e sociali promesse dal presidente di sinistra Michelle Bachelet. Anche la riforma del sistema dell’istruzione è stata rimandata a causa della mancanza di fondi.
A questa gentaglia che ha fatto questo scempio vorrei chiedere quale fosse stata la colpa del crocifisso.
Ecco cosa porta il comunismo: il disordine.
La Chiesa ha chiesto che i responsabili di questo scempio siano puniti.
Sono d'accordo.
Questa gente merita una punizione severa.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento