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mercoledì 6 aprile 2016

Polemica sul figlio di Totò Riina da Vespa

Cari amici ed amiche,

come riporta "Il Giornale", è polemica intorno al Salvo Riina, figlio del famoso boss mafioso Totò, il quale è stato intervistato da Bruno Vespa, nella sua trasmissione "Porta a Porta".


L'intervista al figlio di Totò Riina ha creato un malumore ed una polemica senza precendenti tra le fila del Partito democratico. Il primo a infiammare la polemica è stato Michele Anzaldi che ha chiesto al direttore Antonio Campo Dall'Orto e alla presidente Monica Maggioni di presentarsi in Vigilanza Rai per "spiegare come sia possibile che il servizio pubblico si presti a queste operazioni". Ma a mettere il carico da novanta è il presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, che minaccia un intervento qualora l'intervista dovesse andare in onda.

Nell'intervista rilasciata a Vespa, Riina ricorda i sedici anni accanto al padre latitante, l'immagine di Totò Riina dinanzi al televisore che trasmetteva le stragi di Capaci e via D'Amelio, i silenzi in una famiglia che sapeva e non parlava. Si rifiuta, invece, di rispondere alle domande del giornalista su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e, nonostante i ripetuti inviti, non ha voluto prendere le distanze dai molti delitti del padre. L'intervista sarà commentata in studio da Antonio Emanuele Schifani, figlio di uno degli agenti della scorta di Falcone, da Giuseppe Enrico Di Trapani del Comitato "Addiopizzo", da Luigi Li Gotti, difensore di Buscetta e di Brusca e dal giornalista Felice Cavallaro. Ancor prima che vada in onda, però, l'intervista ha scatenato i dem che pretendono da Vespa un passo indietro. "Mi auguro che in Rai ci sia un ripensamento", ha tuonato la Bindi accusando Porta a Porta di"essere il salotto del negazionismo della mafia". Ripensamento che Vespa non avrà."Perché non dovrebbe andare in onda?", ha replicato seccato.

Se questa sera l'intervista al figlio di Totò Riina dovesse andare in onda, la Bindi chiederà all'Ufficio di Presidenza di convocare in Commissione la Maggioni e Campo Dall'Orto. Il renziano Guelfo Guelfi, membro del Consiglio di Amministrazione della Rai, ha già fatto sapere all'Huffington Post che "il contratto di Vespa sarà rivisto".

Personalmente, io non vedo una forma di negazionismo della mafia nell'intervistare il figlio di Riina.
Siamo in un Paese democratico ed ognuno ha diritto di parlare.
Sono stati intervistati personaggi che nella storia si sono macchiati di azioni non belle, per non dire criminali.
Perché mai non dovrebbe essere intervistato il figlio di Totò Riina?
La mafia c'è e non si può negare la sua esistenza.
La mafia va condannata senza se e senza ma.
Ciascuno deve fare la sua parte per condannare la mafia. 
Però, non si può neppure negare ad una persona di dire la sua.
Bruno Vespa fa solo il suo mestiere.
Quindi, non capisco tutta questa indignazione da parte del Partito Democratico.
Cordiali saluti. 



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