The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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lunedì 11 aprile 2016
Gli altarini di Matteo
Cari amici ed amiche,
vi invito a leggere l'articolo di "Panorama" che è intitolato "La polvere sotto il tappeto di Matteo".
Ricordo queste parole:
"C'è modo e modo di combattere l'illegalità, c'è chi lo fa a parole e chi lo fa nei fatti...".
Queste parole erano state dette dal premier Matteo Renzi il 27 maggio 2015, all'indomani delle dimissioni del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che per altro non era neppure indagato.
Così, Renzi (nella foto) rivendicava la superiorità morale del Partito Democratico e del suo governo.
E' trascorso poco tempo ma quelle parole oggi sono archeologia del renzismo.
Oggi, al governo ci sono Renzi ed il Partito Democratico.
Ci sono tanti pasticci: lo scandalo del petrolio di Tempa Rossa, con le dimissioni della ministra dello Sviluppo Economico Federica Guidi, l'imbarazzo della ministra delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi sul caso di "Banca Etruria" e su quello di Tempa Rossa, la presenza di sempre più indagati nelle file del Partito Democratico e persino l'ombra dello scandalo "Panama Papers".
Riguardo a quest'ultimo caso, il capogruppo di Fratelli d'Italia nella Regione Toscana, Andrea Donzelli, ha detto:
"Alcune persone attorno al premier fanno affari con società a Panama".
A colpi di inchieste e rivelazioni, affonda il mito della superiorità morale della sinistra.
Ricordo che l'attuale governo si regge con i voti del gruppo che fa capo all'ex-senatore di Forza Italia, oggi fondatore e capo di Alleanza Liberalpopolare Autonomie Denis Verdini, il quale è condannato in primo grado per corruzione.
Sia chiaro, il tempo è galantuomo e stabilirà se sarà legittimo l'emendamento che ha accelerato le procedure per portare il petrolio lucano di Tempa Rossa, via oleodotto, fino a Taranto.
In prima lettura sembra di sì.
L'impianto gestito dalla"Total" risulta essere al momento il più solido investimento straniero qui in Italia: vale 1.400.000.000 di Euro e attende di trovare attuazione dal 1989.
Un investimento simile serve a questo Sud stremato dalla recessione.
Su Tempa Rossa, però, pesa la lettura politico-giudiziaria.
Se l'emendamento è sacrosanto, non lo sono la metodologia e le motivazioni laterali.
Le telefonate intercettate tra il ministro dello Sviluppo Federica Guidi ed il partner Gianluca Gemelli (che è indagato per traffico di influenze illecite) svelano un retroterra affaristico inquietante.
Secondo la ricostruzione dei pubblici ministeri, la ministra Guidi ha sollecitato la velocizzazione dell'iter dell'emendamento, con la collega Boschi.
Quel provvedimento avrebbe dato "automaticamente" commesse di 2.500.000 di Euro alle aziende del compagno della ministra Guidi.
Non è un bello spettacolo.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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