Cari amici ed amiche,
vi invito a leggere questo stralcio del libro scritto da Mario Giordano "Profugopoli":
"Cari lettori, abbiamo percorso fin qui le vie della Profugopoli italiana.
Abbiamo raccontato sprechi, follie, assurdità, tangenti, corruzione, abbiamo seguito il fiume di denaro che circola in Italia sotto le mentite spoglie della solidarietà, abbiamo denunciato profittatori e opportunisti., Prefetti zoppicanti e altre inefficienze, sperando di provocare la dovuta indignazione.
E, soprattutto, sperando di provocare un'operazione di pulizia generale. Ma non possiamo dimenticare che oltre la partita del business, in questi tempi se ne sta giocando un'altra, ancora più importante e fondamentale, a cui è legata la nostra stessa sopravvivenza. E' la partita della cultura e della civiltà.
Abbiamo scritto queste pagine nell'Europa scossa dall'attacco di Parigi del 13 novembre 2015, in un clima di guerra dichiarata anche se non ammessa, con i terroristi islamici dentro casa e i kalashnikov che sgranavano i loro rosari di morte.
Sia chiaro a nessuno piace la guerra, tutti la vorremmo evitare. Ma le guerre non si scelgono, soprattutto quando a dichiararle è un potere assurdo e violento, odioso e tagliagole come quello dell'Isis. Davanti a questa minaccia incombente a noi restano due soluzioni: combattere o girare la testa dall'altra parte.
Possiamo scegliere.
Sapendo però che se giriamo la testa dall'altra parte potremmo rischiare di non trovarla più, perché nel frattempo, qualcuno ha provveduto a tagliarcela.".
Ora, faccio una mia brevissima riflessione.
Tanta parte della nostra società ha scelto di girare la testa dall'altra parte.
Per esempio, pensiamo ai sostenitori della Palestina.
I sostenitori della Palestina dicono che gli ebrei israeliani fanno male ai "poveri palestinesi innocenti sfruttando spudoratamente la storia della Shoah".
Questa gente pensa che la Shoah sia stata una storiella da niente, quando in realtà morirono più di 6.000.000 di persone.
In realtà, sappiamo che durante la II Guerra Mondiale il muftì di Gerusalemme Amin al Husseini fu amico di Adolf Hitler e ne appoggiò il piani criminali.
Sappiamo anche che gli arabi che lasciarono i territori israeliani lo fecero volontariamente e non furono cacciati dagli ebrei.
Fu proprio Amin al Husseini colui che si inventò la Palestina.
Purtroppo, certa gente tra ha ancora pregiudizi verso gli ebrei e in nome di questo pregiudizio arriva a sostenere chi vuole distruggere ciò che non è islamico.
Infatti, organizzazioni palestinesi come Hamas vogliono questo.
Inoltre, tra noi c'è chi pensa che noi dovremmo scusarci sempre per le Crociate.
La storia, però, dice le Crociate partirono dopo un'offensiva islamica che ci fu nel 1071.
In "nome dell'accoglienza", noi abbiamo tolto i simboli della nostra cultura.
Evidentemente, questo non è servito.
Le comunità islamiche che si sono insediate tra noi hanno surrogato la mancanza di identità che la nostra società ha offerto con la loro religione, che ha aspetti cruenti e che non ha un'esegesi.
Sia chiaro, non tutti i musulmani sono terroristi ma tutti i terroristi (oggi) sono musulmani.
Il terrorismo è il risultato di ciò.
Forse, noi dovremmo fare autocritica e combattere questa guerra che ci è stata dichiarata.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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