leggete l'articolo de "Il Foglio" che è intitolato "Prima tocca alla kippah, poi gli ebrei scappano. Il caso Malmö".
La Svezia è vista da certi benpensanti come un modello di integrazione, quasi un "Paradiso sulla Terra".
Nella zona industriale di Malmö, la terza città della Svezia da sempre governata dai socialdemocratici, c’è il celebre grattacielo a spirale realizzato dall'architetto spagnolo Santiago Calatrava. Esso è ispirato a un torso umano, che vuole simbolizzare le decine di etnie che coesistono in città, tutte affratellate in un abbraccio multiculturale. Approssimativamente un terzo dei 300 mila abitanti di Malmö ha, infatti, un’origine straniera (come gli svedesi di origine bosniaca) e questa percentuale è in costante aumento.
Tuttavia, gli ebrei scappano da Malmö.
Sono sempre più, infatti, gli ebrei che sono tentati di lasciare la città svedese.
Perché avviene questo?
Il motivo è molto semplice: gli ebrei hanno paura e la loro paura è più che fondata.
Infatti, nelle città svedesi stanno crescendo sempre più i nuclei di musulmani.
Molti di essi sono figli di immigrati, come turchi, arabi e bosniaci.
Queste comunità islamiche stanno avendo un sempre maggiore peso culturale e politico.
Il fatto che la Svezia riconosca la Palestina è indice di ciò.
Da qui nasce la paura degli ebrei.
Sempre più sono gli atti di intolleranza da parte di esponenti musulmani ai danni degli ebrei.
Questo avviene per la troppa tolleranza delle autorità svedesi, le quali non hanno controllato nulla.
Cosa diranno ora gli estimatori del "modello svedese"?
Cordiali saluti.
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