Cari amici ed amiche,
come riporta "La Stampa", in Germania gli storici stanno preparando un'edizione-critica del "Mein Kampf", il libro-manifesto di Adolf Hitler, libro che è considerato come la "Bibbia del nazismo".
Uso questa definizione senza volere essere blasfemo.
L'articolo de "La Stampa" è stato pubblicato da Umberto Gentiloni ed inizia così:
"Si può vietare la pubblicazione di un libro per tutelare valori e consuetudini? E chi ha il potere di deciderlo e di controllarne la diffusione? Possiamo ancora porre vincoli e barriere nel tempo della rete quando tutto è rintracciabile, alla portata di un motore di ricerca? Interrogativi che sembrerebbero futili se il libro in questione non fosse il concentrato del pensiero e della piattaforma politica di Adolf Hitler. Il Mein Kampf (a cui è dedicato il nuovo numero di Origami da domani in edicola, mentre in Germania gli storici preparano la prima edizione critica) è un oggetto che incute timore, il suo impatto va ben al di là di pagine sconclusionate ricche di propaganda nazista disarticolata e confusa. Sappiamo che ha avuto un peso nella costruzione di una terribile realtà politica, ha contribuito a rafforzarne lo spessore e la capacità attrattiva, ha avuto una storia e un itinerario editoriale simile alla traiettoria del regime di cui ambiva a cantare le lodi e narrare le gesta.".
Teoricamente, in un Paese liberale non si potrebbero vietare certe pubblicazioni.
Anche un'idea inaccettabile e criminale (qual è il nazismo) non potrebbe essere bloccata.
Coloro che vogliono portare avanti questa iniziativa vorrebbero fare conoscere il "Mein Kampf" come esempio negativo.
Teoricamente, non ci sarebbe niente da dire riguardo a ciò.
Tuttavia, tra la teoria e la pratica corre un abisso.
La pratica dice che quell'idea criminale, qual è il nazismo, fu applicata e fece tanti morti.
Ergo, c'è il rischio che questa iniziativa possa fare da "cassa di risonanza" di queste idee.
Favorire la diffusione del "Mein Kampf" significherebbe non solo insultare la memoria di quei morti a causa del nazismo ma anche correre il rischio che le idee da esso propugnate si diffondano.
In un momento di crisi economica e di valori questo è un rischio concreto.
Per questo, trovo che pubblicare un libro del genere possa essere pericoloso.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
sabato 2 gennaio 2016
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Nessun commento:
Posta un commento