Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo de "Il Borghesino" che è intitolato "Palestinesi: un popolo inventato".
«La storia del popolo palestinese risale fino al...». A questo punto gli storici arabi non trovano l'accordo: alcuni sostengono che il "popolo palestinese" vanta 4.000 anni di storia; altri si spingono fino a 10.000 anni, c'è chi parla di 30.000 anni e non manca chi spara addirittura 100.000 anni di storia: il che renderebbe l'uomo di Neanderthals piuttosto giovanile a confronto dell'"uomo palestinese". Ma sebbene gli storici arabi non concordino sulla data di nascita del palestinese, su un aspetto sono unanimi: è comparso sulla Terra molto prima degli ebrei, dei romani o dei greci. C'è solo un problema: di tutta questa millenaria storia, non si trova alcuna traccia.
Ora, il nome "Palestina" fu inventato dall'imperatore romano Adriano nel II secolo AD, dopo la fallita rivolta del capo ebreo Simone Bar Kochba.
Esso derivò dal nome dei Filistei, una popolazione vissuta tra il 1200 BC e l'800 BC e fu nemico di Israele, del popolo che Dio elesse.
Leggete la storia biblica del Vecchio Testamento che parla di Davide e Golia o quella che parla di Sansone a Dalila.
Quindi, Adriano agì in segno di disprezzo verso il popolo ebraico, rinominando le terre di Giudea e Samaria con il nome del popolo nemico di Israele.
Gli storici arabi di oggi, in nome dell'ostilità verso Israele e gli ebrei, tentano di legittimare agli occhi della gente la loro presa di posizione usando la storia secondo il loro gusto e raccontando una serie di grosse menzogne.
Per esempio, alcuni di loro dicono che di fatto gli arabi di oggi sono eredi dei Filistei, rinfocolando così l'odio becero verso gli ebrei.
In realtà, gli arabi giunsero in quella terra solo nel VII secolo AD.
Questo è storicamente accertato.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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