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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 2 gennaio 2016

Così non va!

Cari amici ed amiche,

nel cercare il materiale sullo scisma anglicano del 1534 mi sono imbattuto in un sito che mi ha fatto saltare dalla sedia.
Il sito in questione è di un tale don Curzio Nitoglia.
Esso reca un brano intitolato "Giudeo-protestantesimo anglicano".
Ora, vi riporto uno stralcio di questo brano:

"I protestanti in Inghilterra, dopo lo scisma di Enrico VIII, erano composti da una rete di famiglie diventate economicamente e politicamente molto potenti. I due tratti distintivi della Cristianità pre-riformistica erano stati: a) il primato dello spirituale sul temporale, della Chiesa sullo Stato; b) l’opposizione della Chiesa cattolica all’usura e alla “crematistica”[A]. Di conseguenza, la separazione del Regno dal Papato e il desiderio di trarre profitto dall’usura diventarono uno dei principali incentivi alla lotta rivoluzionaria anglicana contro l’egemonia della Chiesa nella cultura europea. Infatti non si può chiamare religione in senso proprio l’anglicanesimo, nato dalla lussuria del re Enrico VIII, dalla sete di rivolta contro Pietro e dal desiderio di arricchirsi a spese dei beni della Chiesa romana. Piuttosto esso è un concentrato delle tre concupiscenze (sensualità, orgoglio ed avarizia) erette a “contro-religione”. Questa rudimentale alleanza tra libertinismo (libero divorzio), liberalismo (separatismo tra Stato e Chiesa), ipercapitalismo (inteso come “crematistica” o arte di arricchirsi in quanto fine, vedi nota n° 1) e rivoluzione fece la sua prima comparsa in Inghilterra quando il Re, volendo divorziare dalla sua legittima sposa, si separò dal Papa facendosi “papa” di se stesso e le famiglie “nobiliari” si arricchirono, molto poco nobilmente, con i profitti delle terre della Chiesa, diventando l’élite conservatrice della Gran Bretagna, ove, come anche nel resto del mondo, non sempre nobiltà è sinonimo di élite o “aristocrazia” e viceversa.


Ebraismo in Inghilterra

Gli anglicani in materia economica si ispirarono agli ebrei (cfr.M. Jones, The revolutionary Jew, New York, 1991), che erano stati ufficialmente espulsi dall’Inghilterra nel 1290 dopo l’omicidio rituale del piccolo Richard da Norwitch[B]. Espulsioni di questo tipo solitamente riguardavano gli ebrei che volevano continuare ad essere praticanti (soltanto 16.000 ebrei abbandonarono l’Inghilterra nel 1290), mentre la maggioranza continuava nel proprio precedente stile di vita da marrani sotto la maschera del cristianesimo. Gli ebrei rimasti come marrani fornirono una rete naturale e un sistema di sostegno per gli altri ebrei, che tornarono segretamente in Inghilterra nel corso dei secoli successivi, a partire da Oliviero Cromwell. Allora i tempi erano oramai maturi per un allargamento sempre più vasto dell’influenza ebraica sulla cultura inglese, dietro la maschera della fede “riformata” o anglicana. Il cambiamento nella cultura inglese durante questo periodo e la conseguente crescita della Gran Bretagna come nazione filo-semitica sono stati notati da molti. Barbara Tuchman, storica statunitense, ha osservato che «l’Inghilterra cambiò» nel corso del XVI secolo, anche se «non si può fissare una data esatta [...] di quando il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe è diventato il Dio inglese» (1) e «Gli eroi del Vecchio Testamento sostituirono i Santi cattolici»(2).
".

Da cattolico, io prendo le distanze da questo testo che porta contenuti erronei.
Anzi, io mi sento quasi offeso.
Ora, mi risulta che coloro che diressero di fatto scisma anglicano,  Thomas Cromwell (1485-1540) e l'arcivescovo Thomas Cranmer (1489-1556), non erano certo ebrei o di origine ebraica.
Figlio di un commerciante di stoffe dedito all'alcolismo, Cromwell lavorò qui in Italia, per la famiglia fiorentina dei Frescobaldi, e fu anche un agente del cardinale Reginald Bainbridge.
Egli aveva fatto il soldato, il banchiere e l'impiegato.
In seguito, verso la metà degli anni '20, egli tornò a Londra e divenne segretario del cardinale Thomas Wolsey (1471-1530) che era il Primo Ministro del Regno d'Inghilterra, presso il quale si occupò anche di faccende ecclesiastiche, nonostante fosse un laico.
Mantenne lo stesso incarico anche dopo la caduta di Wolsey (1529) che fu sostituito da Thomas More (San Tommaso Moro, 1478-1535).
Nel 1529 Enrico VIII fondò il futuro Reformation Parliament per ottenere il divorzio da Caterina d'Aragona (1485-1536).
Cromwell fu nominato consigliere reale per gli affari del Parlamento e alla fine del 1531 era membro del più stretto e fidato circolo di Enrico VIII. Diventò primo ministro del re nel 1532, dopo le dimissioni di More,  senza alcun atto formale, ma grazie alla mera fiducia che Enrico VIII riponeva in lui.
Con lo scisma anglicano, egli portò avanti la politica di dissoluzione dei monasteri.
Nel 1540, egli cadde in disgrazia.
La sua caduta fu dovuta soprattutto alle pressioni per il matrimonio del re con Anna di Cleves. La regina Jane Seymour, la terza moglie di re Enrico VIII, sposata dopo Caterina d'Aragona e Anna Bolena, morì il 24 ottobre del 1537, poco dopo aver dato alla luce un figlio, il futuro Edoardo VI. Le trattative per un quarto matrimonio che assicurasse altri eredi a Enrico VIII cominciarono praticamente subito e Cromwell riteneva che l'Inghilterra dovesse entrare a far parte di una lega protestante nella quale il Duca di Cleves aveva un ruolo fondamentale; in tal modo avrebbe portato ancora più lontano la sua Riforma e spinto l'Inghilterra verso il luteranesimo, la fede dello stesso Cromwell.
Il matrimonio, però, si rivelò disastroso, in quanto Enrico VIII dimostrò di non avere alcuna intenzione di vivere con la principessa una volta che l'aveva vista di persona, anche se in seguito con ella mantenne ottimi rapporti.
Il re incaricò Cromwell di trovare vie legali per annullare il suo matrimonio, ma fu costretto a fare buon viso a cattivo gioco per non perdere la preziosa alleanza con la Germania. Gli avversari di Cromwell, primo fra tutti il Duca di Norfolk, approfittarono dell'occasione per fare pressioni per la sua caduta in disgrazia.
Nonostante la nomina a primo Conte di Essex nel 1540, Cromwell cominciò a sospettare di essere caduto in disgrazia perché risultava ufficialmente beneficiario della grazia del re pur avendolo intrappolato in un matrimonio che questi non voleva. Le sue paure si rivelarono fondate, quando, durante una seduta del consiglio il 10 giugno del 1540, Cromwell fu preso, arrestato e imprigionato nella famosa Torre di Londra.
Il re, comunque, lo mantenne vivo il tempo necessario per testimoniare nella causa dell'annullamento del suo matrimonio, per farlo giustiziare il 28 luglio 1540.
Thomas Cranmer era figlio di un modesto gentiluomo di campagna, un tale Thomas Cranmer senior,  e di Agnes Hatfield.
Nel 1503, Cranmer andò a studiare nel Jesus College di Cambridge.
Nel 1510, egli ottenne il titolo di Maestro di Arti Liberali e divenne professore di teologia nel college in cui aveva studiato.
Tuttavia, egli dovette dimettersi, poiché quel posto richiedeva il celibato ed egli era sposato.
La moglie, però, morì di parto e Cranmer fu reintegrato. Nel 1530, divenne arcidiacono a Taunton.
Fu introdotto a corte dai vescovi Stephen Gardiner (1483-1555) e Edward Fox (1496-1538) e forse anche dallo stesso Cromwell.
Egli pose al re la questione del matrimonio con Caterina d'Aragona.
Ella fu sposata per volontà del padre, re Enrico VII, nel 1509.
Caterina era stata sposata con il fratello maggiore del re, il Principe di Galles Arturo, il quale, però, morì nel 1502.
Il Papa Giulio II (1443-1513) concesse la dispensa per fare celebrare il matrimonio.
Cranmer, pose all'attenzione del re il versetto 21 del capitolo 20 del libro del Levitico che recita:

"Se un uomo sposa la moglie di suo fratello commetterà impurità: essi rimarranno senza figli".

Quindi, Cranmer fu mandato a Roma a perorare la causa del re presso il Papa.
Mentre era in Europa, egli venne in contatto con un circolo luterano in Germania e sposò la nipote del teologo luterano Andreas Osiander.
Nel 1532, morì l'arcivescovo di Canterbury William Warham.
Il re propose Cranmer e Roma approvò.
Cranmer (che era qui a Mantova al seguito dell'imperatore Carlo V, come diplomatico) divenne arcivescovo di Canterbury e la prima cosa che fece fu annullare il matrimonio tra il re Caterina d'Aragona e celebrare quello con Anna Bolena (1501-1536), senza l'approvazione del Papa.
Era il 1533.
Lo scisma sarebbe arrivato nell'anno successivo.
Il Papa scomunicò il re e Cranmer ed il re fece votare al Parlamento l'Atto di Supremazia.
Cranmer affiancò il re nella politica religiosa, anche se re Enrico VIII non fu per la Riforma protestante.
La Riforma venne portata dopo, con la morte di re Enrico VIII (che avvenne il 28 gennaio 1547) e la salita al trono di suo figlio, re Edoardo VI (1537-1553).
Nel 1549, egli compilò il "Book of Common Prayer", il quale modificò la Chiesa anglicana, con l'abolizione del celibato dei sacerdoti, l'abolizione del culto di Maria e dei santi, la riduzione a due del numero dei Sacramenti, l'abolizione della transustanziazione dell'Eucarestia e la sostituzione del latino con l'inglese nella liturgia.
Nel 1552, egli rivedette il libro in senso calvinista, con il ricezionismo, ossia con l'idea secondo cui la presenza reale di Cristo nell'Eucaristia non sarebbe dipesa dal pane e dal vino ma dal cuore del fedele. 
Nel 1553 re Edoardo VI morì e, con il fallimento del tentativo di portare lady Jane Grey al trono, divenne regina la sua sorellastra maggiore, Maria (1516-1558).
Maria era figlia di Caterina d'Aragona ed era cattolica.
Cranmer dissimulò le sue posizioni e finse di abiurare il protestantesimo.
Tuttavia, nel 1555, Cranmer fu deposto, arrestato, accusato di tradimento e condannato al rogo nel 1556.
Per saperne di più, leggete gli articoli del sito "Eresie" che parla di Cromwell e di Cranmer.
Mi risulta che né Cromwell né Cranmer fossero di origini ebraiche.
Nessuno di questi due personaggi aveva aveva origini ebraiche.
Inoltre, anche se Cromwell e Cranmer diressero l'Inghilterra verso il protestantesimo, non ci sarebbe stato lo scisma anglicano se il re non avesse preso l'ultima decisione di mettere in discussione il controllo papale sulla Chiesa d'Inghilterra. 
Dunque, quanto scritto nell'articolo di don Curzio non ha alcun fondamento.
L'articolo in questione mi puzza di avversione verso gli ebrei.
Il Rinascimento fu un secolo di arrivisti...la stragrande maggioranza dei quali non era certo costituita da ebrei.
Anzi, gli ebrei furono anche vessati.
Ricordiamoci di quello che accadde in Spagna. 
Questo non è fare cultura ma è diffondere un'idea falsa che può generare cose non belle.
Cordiali saluti.












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Ringrazio un caro amico di questa foto.