Sant'Antonio bastonato dai demoni, opera del Sassetta (1400-1450), Pinacoteca Nazionale di Siena |
Al föch ad Sant'Antoni (maccheronico-mantovano).
Contra religio regis Ricimeri...ch'al Cristo divin al ghéa mia vist...
dla gran roia ch'al füm purtava...
Sant'Antoni acsì faseva...
et a l'Inferan l'era anca andà...
ch'ad föch sciafon agh dava al diaol...
par omnis alma purtar fora...
et püsè sciafon da lü la ciapava Satan...par dal Signur gratia...
et hodie chesta l'è variola.
Lu focu di Sant'Antoniu (maccheronico-siciliano)
Contra religio regis Ricimeri...cà divinu Cristu nun visti...
di la rossa purcedda cà fumu purtau...
Sant'Antoniu fici accussì...
et a lu 'Nfernu ancu scinnìu...
cà di focu tumpulati ci desi lu diavulu...
pì ogni anima purtari fora...
et cchiù tumpuluna Satan da iddu pigghiau...pì razia dû Signuri...
et hodie chista eni variola.
Il fuoco di Sant'Antonio (versione italiana)
Contro la religione di re Ricimero...che divin non vide il Cristo...
della gran scrofa che il fumo portava...
Sant'Antonio così faceva...
e all'Inferno eta anche andato...
che di fuoco schiaffi gli diede il diavolo...
per ogni anima portare fuora...
e più sberle Satan da egli pigliava...per del Signor grazia...
ed oggi questa è variola.
Il fuoco di Sant'Antonio, il cui nome latino è Herpes zoster, è una malattia causata dallo stesso agente eziologico della varicella (variola).
Questa malattia è causata dal virus della varicella (Herpesvirus umano 3) che vive in stato di latenza nell'organismo e che talvolta si può manifestare, dando origine al fuoco di Sant'Antonio.
Per esempio, i malati di AIDS sono maggiormente a rischio di contrarre la malattia, come tutti gli immunodepressi.
Ora, il nome comune della malattia deriva dalla storia agiografica secondo cui Sant'Antonio Abate (251 AD-357 AD) fu più volte picchiato dal diavolo.
Si sa, Sant'Antonio combatté l'eresia ariana, un'eresia cristologica che negava la consustanzialità del Cristo rispetto al Padre.
Il magister militum dell'Impero Romano d'Occidente Flavio Ricimero (405 AD-472 AD) era ariano.
Di fatto, dal 460 AD alla sua morte, Ricimero governò come un re (poiché era di origini barbare, egli non poteva diventare imperatore) e fece costruire la chiesa di Sant'Agata dei Goti a Roma. una basilica dedicata al culto della sua religione.
Secondo la leggenda, nel 593 AD Papa Gregorio I (San Gregorio Magno, 504 AD-604 AD) convertì la chiesa al culto cattolico ma il diavolo fece resistenza, insediandosi in una scrofa e protestò per tre giorni, gettando fumo e zolfo e lanciando gemiti notturni, finché non venne cacciato da una nuvola profumata che si posò sull'altare maggiore.
Anche Sant'Antonio ebbe a che fare con il diavolo.
Si racconta che egli andò fino all'Inferno per portare fuori le anime e che il diavolo lo attaccò con il fuoco.
Di fronte a chi è con Dio, il diavolo può fare ben poco.
Questo è il senso della mia poesia detta in tre versioni: maccheronico-mantovano, maccheronico-siciliano e italiano, con qualche arcaismo.
Questa idea delle tre versioni della mia poesia è nata lunedì, mentre ero nella sede del Comitato Manifestazioni Roncoferraro e stavo parlando con una persona che era lì con me, che saluto e che stimo.
Ad un certo punto, la discussione è caduta sulle mie poesie e sul fatto che le scriva in maccheronico siciliano e sull'esigenza di usare anche il dialetto mantovano.
Premetto, partecipo agli eventi del "Fogolèr" ma non so scrivere in mantovano.
Il mio interlocutore mi ha detto che il senso cambia da un dialetto all'altro.
Allora, io mi sono messo alla prova e ringrazio il mio interlocutore dell'idea.
Ho voluto dare una rappresentazione grottesca della vicenda di Sant'Antonio contro il diavolo.
Spero che piaccia.
Cordiali saluti.
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