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domenica 6 dicembre 2015

Storia della Chiesa latina di Cipro

Cari amici ed amiche,

leggete il mio articolo sul blog "Ribellione Nazionale" che è intitolato "Quei turchi...figli di italiani".
Esso parla di quei nobili ciprioti di origini italiane e francesi che durante la guerra di Cipro (1570-1573) si convertirono all'Islam.
Già da allora c'erano quelli che erano pronti a rinnegare i loro valori, forse per codardia o forse per affari.
Anche oggi accadono queste cose.
Ora, prima del 1571, a Cipro vi erano l'Arcidiocesi di Nicosia e le Diocesi di Limassol, di Famagosta e di Pafo.
Le diocesi erano suffraganee all'arcidiocesi
Con l'arrivo dei turchi, l'arcidiocesi e le diocesi in questione vennero soppresse ed oggi sopravvivono come sedi titolari, anche se a Limassol e a Pafo ci sono ancora le chiese ed esse sono parrocchie cattolico-latine che fanno riferimento al Patriarcato di Gerusalemme.
Diversa fu la storia dell'Arcidiocesi di Nicosia e di Famagosta.
Facciamo un breve excursus storico.
La Chiesa latina di Cipro si formò quando l'isola passò sotto il dominio dei Lusignano.
Nel 1196 fu eretta l'Arcidiocesi di Nicosia.
Re Amalrico (1144-1205) trattò con il Papa ed inviò il suo cancelliere ed arcidiacono Alain, che venne nominato primo arcivescovo di Nicosia.
Sempre nella fine del XII secolo fu creata anche la Diocesi di Famagosta.
Il primo vescovo fu un italiano, un tale Cesario d'Alagno, che nel 1221 divenne arcivescovo di Salerno.
A Nicosia, durante l'episcopato del successore di Alain, Thierry (che operò tra il 1206 ed il 1211) il Patriarca latino di Gerusalemme Tommaso Morosini cercò di assoggettare la Chiesa latina di Cipro ma non ci riuscì.
Durante, lo Scisma d'Occidente (1377-1417) la Chiesa latina di Cipro si schierò con il Papa di Avignone.
L'ultimo arcivescovo latino di Nicosia fu Filippo Mocenigo, il quale scampò alla morte perché durante l'assedio egli era Roma.
Anche l'ultimo vescovo di Famagosta, Gerolamo Ragazzoni (1537-1592), rimase in vita, poiché nel 1572 fu cacciato dalla città.
Il vescovo di Limassol fu un certo Serafino Fortibraccia, il quale morì durante l'assedio nel 1571.
Anche l'ultimo vescovo di Pafo, il veneto Francesco Contarini,  fu ucciso dai turchi nel 1571.
Nel XVII secolo,  si tentò di ricostruire a Pafo la diocesi ma il numero di fedeli era così esiguo che la dignità episcopale fu ritenuta inutile da Roma.
Così, alla morte del vescovo Leonardo Paoli (1684) la sede fu soppressa definitivamente ed oggi sopravvive come sede titolare.
Molti luoghi di culto latini furono distrutti dai turchi o convertiti in moschee o in edifici destinati ad altro uso.
Tra i luoghi di culto convertiti in moschee, vanno citati la cattedrale di Santa Sofia (nella foto) e la chiesa di Santa Caterina a Nicosia e la cattedrale di San Nicola a Famagosta.
I turchi di oggi, a seguito di quanto accadde nel 1974, stanno portando avanti la distruzione iniziata dai loro avi nel 1571.
Qualcuno vuole fare qualcosa per porre fine a questo scempio?
Cordiali saluti

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