come riporta "Il Giornale", il Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, monsignor Nunzio Galantino ne ha sparata un'altra.
Egli ha detto:
"Più giovani, più lavoratori, più impresa, più ricchezza nazionale, più contributi per le pensioni.
La Chiesa invita ad invertire la rotta sulla descrizione dei volti dei migranti, dei nuovi cittadini che pur non italiani sostengono l'Italia. La storia italiana è contraddistinta da una tendenza a considerare l'immigrazione solo in termini negativi ed emergenziale. Un'analisi completa deve distinguere tra i segni più di natura economica e quei segni più di natura sociale, che non sono certo meno importanti.
In un Paese con un tasso di natalità fra i più bassi del mondo gli immigrati portano più bambini e più famiglia: il 19% dei bimbi nascono in famiglie di immigrati e quasi due milioni di famiglie hanno almeno un componente straniero, grazie alle politiche intelligenti adottate in passato sul ricongiungimento familiare.".
Per non farsi mancare nulla, monsignor Galantino ha proposto di estendere il bonus di 500 Euro anche agli stranieri.
Ora, da cattolico, non mi sento rappresentato dalle posizioni di monsignor Galatino.
Sono assai più vicino al pensiero dei vescovi spagnoli che dicono che i poveri stranieri vanno aiutati in casa loro.
I vescovi spagnoli sono meno cattolici di quelli italiani?
Io penso di no.
Del resto, anche tanti presuli italiani non la pensano come monsignor Galantino.
Vogliamo rimettere in moto la natalità in Italia?
Bene, incominciamo a togliere delle tasse alle famiglie e alle imprese.
Quel bonus di 500 Euro sarà per noi solo un costo che farà salire le tasse.
Monsignor Galantino la smetta di parlare a nome di noi cattolici, quando caldeggia tanto l'immigrazione, clandestina e non.
Egli parli per sé stesso.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento