leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Migranti islamici si convertono per diventare cristiani perseguitati".
L'articolo è scritto da Giovanni Masini.
In una chiesa di Berlino vengono battezzati centinaia di profughi che si convertono al cristianesimo. Ma c'è un dubbio: non si tratta di una montatura per evitare il rimpatrio e ottenere la protezione come cristiani perseguitati?
Effettivamente, nell'Islam viene praticata la taqqyia, una dissimulazione delle proprie idee per "il bene dell'Islam" o per "salvare sé stessi".
Anche la falsa conversione ad un'altra religione è una forma di taqqyia.
Certo, può anche starci che tra questi profughi che si convertono vi siano anche quelli che scelgono realmente di farsi cristiani e di cambiare realmente la propria vita.
Le Chiese (tanto la Chiesa cattolica quanto le altre) dovrebbero stare bene attente.
Dovrebbero fare capire a chi sceglie di convertirsi che la conversione è una cosa seria e non semplicemente il mettersi "un'etichetta" per dirsi cristiani.
Le Chiese (tanto la Chiesa cattolica quanto le altre) dovrebbero stare bene attente.
Dovrebbero fare capire a chi sceglie di convertirsi che la conversione è una cosa seria e non semplicemente il mettersi "un'etichetta" per dirsi cristiani.
Cordiali saluti,
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