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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 30 novembre 2015

II Domenica di Avvento

San Giovanni Battista-Duomo di Spoleto, Pinturicchio (1452-1513) 



Cari amici ed amiche,

queste sono le letture delle messe della II Domenica di Avvento:
Dal libro del profeta Baruc, capitolo 5, versetti 1-9.

Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione,
rivèstiti dello splendore della gloria
che ti viene da Dio per sempre.
Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio,
metti sul tuo capo il diadema di gloria dell’Eterno,
perché Dio mostrerà il tuo splendore
a ogni creatura sotto il cielo.
Sarai chiamata da Dio per sempre:
«Pace di giustizia» e «Gloria di pietà».
Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in piedi sull’altura
e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti,
dal tramonto del sole fino al suo sorgere,
alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio.
Si sono allontanati da te a piedi,
incalzati dai nemici;
ora Dio te li riconduce
in trionfo come sopra un trono regale.
Poiché Dio ha deciso di spianare
ogni alta montagna e le rupi perenni,
di colmare le valli livellando il terreno,
perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio.
Anche le selve e ogni albero odoroso
hanno fatto ombra a Israele per comando di Dio.
Perché Dio ricondurrà Israele con gioia
alla luce della sua gloria,
con la misericordia e la giustizia
che vengono da lui.

Parola di Dio.



Salmo responsoriale. Salmo 125.
Ritornello: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.

Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.

Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi, capitolo 4, versetti 1-6, 8-11.

Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.

Parola di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 3, versetti 1-6.

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

Parola del Signore.

Fonte: La Chiesa.it.

Il Vangelo secondo Luca ci dà la visione storica del contesto in cui nacque Gesù.
Gesù nacque in periodo preciso della storia dell'Impero Romano, che comprendeva anche la Giudea e la Galilea.
Erode era il tetrarca di Galilea, ed amministrava per conto dei Romani.
I Romani gestivano direttamente la Giudea, con il governatore Ponzio Pilato, i quali erano appoggiati dal Sinedrio, che era capeggiato dai sommi sacerdoti Anna e Caifa.
L'imperatore romano di allora era Tiberio (42 BC-37 AD).
Dunque, Gesù nacque in un periodo complesso per quelle terre del Medio Oriente.
I Romani soggiogarono gli ebrei ma gli ebrei non voleva farsi soggiogare, volevano essere liberati ed aspettarono il Messia.
In quel periodo si alzò la voce di un uomo, San Giovanni Battista.
San Giovanni Battista fu colui che annunciò l'arrivo del Messia, il Cristo, come fece il profeta Baruc, nella prima lettura.
Come la Vergine Maria, Madre di Dio, San Giovanni Battista fu la "cerniera" tra il Vecchio Testamento ed il Nuovo Testamento.
Non si riuscirà mai a capire la figura di Gesù Cristo senza avere prima capito San Giovanni Battista.
Cordiali saluti.

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