Una riflessione su questo periodo

Cari amici ed amiche,

questa è una riflessione di una mia carissima amica (che collabora anche in questo blog) su Facebook:
"A volte mi piacerebbe essere come quelli che vivono nel loro mondo, fregandosene dei problemi che sono oltre il loro naso. Forse dovrei essere egoista e pensare solo a me stessa o superficiale e pensare solo a frivolezze. Ma io non sono così.
Sono una persona che adopera i Social per motivi sociali.
Considero la politica come una forma di volontariato per il bene del mio paese.
L'attualità va seguita e la storia ben studiata.
Io non riesco a fare a finta di niente pensando che tanto a me non toccherà mai.
Non mi lavo la coscienza con una candela per poi girare canale o fare a finta di niente.
Scusate ma è lecito preoccuparsi dopo che diversi capi di Stato a livello mondiale parlano di guerra.
Se non lo capite... Beh... Continuate a chiamarmi visionaria e pensare che esagero... Continuate pure...".


Io mi sento molto in empatia con questa mia amica.
Io non ho deciso di usare Facebook e Twitter né ho creato questo blog per scrivere pettegolezzi o baggianate e vere e proprie stupidaggini.
Se voglio sentire qualche pettegolezzo o storia di paese, vado nel parco della fontana che si trova vicino alla chiesa, qui a Roncoferraro, o in un bar.
Io ho deciso di usare Facebook e Twitter e ho creato questo blog per portare delle idee, parlare di cose serie, trattare materie socialmente importanti e (possibilmente) fare cultura.
Purtroppo, debbo constatare che tanta gente usa i social network per mettere pettegolezzi stupidi o semplicemente per farsi vedere, perché per certa gente essere su Facebook è "cool".
Certe individui usano i social network per fare i "fighi".
Io non uso il social network per essere "cool" o per fare il "figo".
Oggi, noi siamo in guerra.
Una parte del mondo ci ha dichiarato guerra.
Ha dichiarato guerra ai nostri valori e alla nostra cultura.
Io cosa dovrei fare?
Dovrei mettermi a scrivere qualche baggianata?
Io non sono un tipo che ama certe cose.
Io preferisco scrivere testi in cui (per esempio) si difendono i nostri i valori.
Quello che è accaduto a quei giovani parigini potrebbe accadere anche ai nostri cari o a noi stessi.
A questa mia amica (che stimo tantissimo) dico che i "visionari" sono due.
Cordiali saluti.