l'amico e socio Morris Sonnino (che ringrazio) mi ha portato all'attenzione un articolo de "Il Foglio" che è intitolato "Da noi sono terroristi, in Israele (e per Rainews) sono "adolescenti"".
Ora, le parole debbono essere dette bene.
Una notizia di "Rai News" era intitolata in questo modo: "Israele: uccisa adolescente palestinese".
La storia è quella di due ragazze palestinesi che armate di forbici hanno aggredito in un affollato mercato di Gerusalemme un passante.
Le attentatrici sono state fermate solo grazie all'intervento di un agente, una ragazza è morta e l’altra è rimasta ferita.
Perché non chiamiamo le cose e le persone con il loro nome?
Quelle due "adolescenti" che volevano accoltellare il cittadini israeliano erano a tutti gli effetti due terroriste.
Ci vuole tanto a riconoscere ciò?
Se il fatto fosse accaduto qui in Italia si sarebbe parlato di terroriste.
Invece è accaduto in Israele e certi mass media italiani hanno un "trattamento speciale" per quel Paese.
Poveri noi!
Cordiali saluti.
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