leggete l'articolo de "Il Foglio" che è intitolato "A lezioni di guerriglia anti Israele con i grillini. Garantisce l'Ordine dei giornalisti".
L'articolo è stato scritto da Luciano Capone.
In questa situazione di tensione globale, di guerra mondiale a pezzi e di terrorismo dilagante, in cui anche gli esperti hanno difficoltà a spiegare cosa succede, è facile per i giornalisti perdere la bussola. Ma non c’è pericolo, per fortuna c’è l’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia che attraverso i corsi di formazione tiene i giornalisti aggiornati, formati e informati, salvaguardando così la salute dell’informazione e della democrazia. Una tappa fondamentale per la formazione dei giornalisti sui temi del terrorismo e della politica internazionale è l’incontro “Gaza - testimonianze oltre il muro”, che si terrà venerdì 27 novembre all’interno della manifestazione “CormonsLibri”, in provincia di Gorizia. Il corso, che per i giornalisti vale ben tre crediti formativi, parlerà delle operazioni militari israeliane del 2014 nella Striscia di Gaza e, data l’importanza e la complessità della questione, ci sarà un relatore d’eccezione: il deputato del Movimento 5 Stelle Manlio Di Stefano.
Ora, Di Stefano fa parte della Commissione Esteri alla Camera dei Deputati ed è noto a tutti per le sue posizioni ostili verso Israele.
Di Stefano si è reso noto per avere detto frasi "portentose" (uso questo termine con ironia) come quella che dice: "Il terrorismo islamico non esiste".
Secondo Di Stefano, esistono terroristi che dicono di essere islamici senza esserlo.
Poveri noi!
Non contento, egli ha scritto anche un'altra "perla di saggezza":
"Con questo voglio dire che non esista una guerra di religioni in corso? No! Non sto dicendo questo e penso che esista da 2000 anni".
Ovviamente, sono stato ironico nel definire le parole di Di Stefano "perle di saggezza".
In pratica, per Di Stefano la guerra fu scatenata da Gesù Cristo.
E ora arriviamo alla questione di Israele.
Di Stefano ha detto in Parlamento queste parole:
"C’è la volontà da parte del governo israeliano di annientare un gruppo nazionale, etnico, razziale e religioso attraverso un attacco militare. In poche parole si tratta di genocidio, un genocidio programmato dal ‘48".
Siamo alla follia.
Israele non vuole fare nessun genocidio.
Per Di Stefano, non è così.
Forse, prima di dare lezioni di informazione, Di Stefano si informi meglio.
Mi chiedo come possa l'Ordine dei Giornalisti garantire una simile cosa.
L'informazione (nel senso lato del termine) deve essere obiettiva.
Cordiali saluti.
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