Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Dalla Turchia al Qatar, attenti ai falsi amici".Dichiarare guerra all'Isis è doveroso ma bisogna vedere chi sono i nostri alleati.
Ci sono Paesi, come Qatar e Turchia, che hanno rapporti ambigui con noi e con l'Isis.
Ci sono altri Stati che giocano "su due tavoli".
Bisogna chiarire la situazione.
Tra quegli amici risulta sempre più difficile annoverare la Turchia di Recep Tayyip Erdogan, non solo per quell'urlo allo stadio di Istanbul durante il minuto di silenzio per le vittime dell'attentato di Parigi, prima della partita Turchia-Grecia, ma anche perché negli ultimi dieci anni la Turchia, teorica alleata della Nato e candidata, ancora oggi, ad entrare in Europa, s'è sempre più allontanata da noi e s'è progressivamente allineata ad Arabia Saudita, Qatar e Kuwait formando un sinistro poker di falsi alleati sempre pronti a collaborare con i nostri avversari più perniciosi.
Forse, noi dovremo rivedere le nostre amicizie.
Cordiali saluti.
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