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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 12 aprile 2015

Unione Mincio-Po, diciamo alcune cose

Cari amici ed amiche,

sull'Unione Mincio-Po alcune cose vanno dette.
Prima di tutto, non è vero che le unioni intercomunali (come l'Unione Mincio-Po) non porteranno alla fusione.
Esse sono propedeutiche alle fusioni.
Infatti, all'inizio si era tentato di fondere i Comuni con il referendum.
Questa procedura non portò risultati tanto che nella Provincia di Mantova l'unica fusione andata in porto in questo modo è stata quella tra i Comuni di Virgilio e Borgoforte.
Così, si è passati allo strumento delle unioni intercomunali, ossia una messa in comune progressiva dei servizi tra i vari Comuni.
I servizi vengono accorpati, così da svuotare le varie municipalità dalle loro competenze riducendole e portandole di fatto alla fusione, fusione che formalmente verrà sancita con un referendum ma che di fatto verrà implementata con l'accorpamento dei servizi.
Infatti, non ha senso fare le unioni intercomunali, visto che oggi si parla di abolizione delle Province, di riduzione dei Comuni e di semplificazioni degli enti locali, se queste non portano alla fusione.
Nel caso dell'Unione Mincio-Po, l'unione intercomunale che dovrebbe essere costituita dai Comuni di Roncoferraro, Sustinente, Serravalle Po ed Ostiglia, il problema sta nell'organizzazione.
Infatti, per questa unione sono previste tre ipotesi di organizzazione.
La prima potrebbe essere quella dell'accorpamento dei servizi in una sola sede.
Nel caso specifico la sede potrebbe essere a Serravalle Po o (dal punto di vista di noi roncoferraresi, peggio ancora) ad Ostiglia.
In pratica, servizi come quello dell'ufficio tecnico o quelli dell'ufficio tributi si troverebbero a Serravalle Po o (sempre dal punto di vista di noi roncoferraresi, peggio ancora) ad Ostiglia.
Per noi roncoferraresi sarebbe scomodo fare un viaggio di più di venti chilometri per andare ad Ostiglia per un documento su una tassa locale.
La seconda ipotesi organizzativa potrebbe essere la creazione di un grande ufficio centrale che metterebbe insieme i servizi unificati ma resterebbero attivi anche i vari uffici nei Comuni.
Questo sarebbe svantaggioso in termini di costi.
La terza ipotesi sarebbe quella dello scorporamento dei servizi.
Ergo, l'ufficio dell'anagrafe potrebbe essere a Roncoferraro, quello dei tributi potrebbe essere a Serravalle Po, la vigilanza potrebbe essere a Sustinente e l'ufficio tecnico potrebbe essere ad Ostiglia.
Questo sarebbe alquanto scomodo per tutti.
Qui però, c'è un altro problema.
I Comuni di Sustinente, Serravalle Po ed Ostiglia sono Comuni simili tra loro.
Essi sono Comuni rivieraschi e hanno una storia in Comune.
Roncoferraro è avulso perché è un Comune agricolo.
Qui rientra anche la questione di Governolo, la frazione del Comune di Roncoferraro che si affaccia sul fiume Mincio e che spesso si lascia prendere dalle questioni di distinguo e di campanile.
Basti pensare a quello che è accaduto venerdì sera, con la scarsa partecipazione all'incontro con con i cittadini di Governolo con il Comitato "Roncoferraro; la parola ai cittadini".
Gli abitanti di Governolo non pensino che abbiano da guadagnare da un eventuale accorpamento con Sustinente, Serravalle Po ed Ostiglia.
Governolo ha una storia importante.
Secondo alcuni, esso potrebbe essere stato il luogo del presunto incontro tra San Leone Magno ed il re unno Attila (nel 452 AD), fu il luogo di una sanguinosa battaglia avvenuta nel 1526 tra le truppe dell'imperatore Carlo V d'Asburgo e quella della Lega di Cognac (in cui restò ferito mortalmente Giovanni de' Medici, detto Giovanni dalle Bande Nere) e fu legato al Risorgimento.
Anche Ostiglia, però, ha una storia importante.
Ricordo che il paese di Ostiglia fu la città natale del poeta Cornelio Nepote (100 BC-27 BC) e fu conteso tra Veronesi (Scaligeri), Milanesi (Visconti) e Mantovani (Gonzaga).
Fino al 1381, Ostiglia fece parte del dominio scaligero.
Dal 1381 al 1391, divenne parte del dominio visconteo.
Dal 1391 al 1707, Ostiglia divenne parte del dominio dei Gonzaga.
Ostiglia fu conteso tra i vari Stati italiani perché fu in una zona di confine tra Veneto e Lombardia, guardava anche verso l'Emilia-Romagna e si trovava a ridosso del fiume Po e sulla Via Claudia Augusta, la via che univa la Baviera all'Italia.
Ostiglia è un paese legato anche ad Arnoldo Mondadori (2 novembre 1889-8 giugno 1971), fondatore dell'omonima casa editrice.
Ad Ostiglia c'è un museo a lui dedicato.
Ad Ostiglia vi è un teatro.
Ostiglia è ancora oggi un importante snodo stradale.
Qui si intersecano l'ex-Strada Statale 482 Alto Polesana (che unisce Mantova a Rovigo) e la Strada Statale 12 detta dell'Abetone e del Brennero (che unisce il Passo del Brennero alla Toscana).
Ad Ostiglia vi è una ferrovia ed il fiume Po ha ancora una funzione importante.
Ostiglia ha un apparato culturale e di vie di comunicazione che è molto più forte di quello di Governolo.
Governolo finirebbe come Sustinente e Serravalle Po: verrebbe soverchiato da Ostiglia.
Non partecipando a quell'incontro, gli abitanti non hanno fatto un dispetto al Comitato "Roncoferraro: la parola ai cittadini"
Lo hanno fatto a Roncoferraro, il capoluogo del Comune?
In parte sì.
Di sicuro, essi hanno fatto un danno a loro stessi e lo dico senza acredine nei confronti degli abitanti di Governolo, che reputo certamente gente perbene.
Però, citando lo scrittore egiziano Taha Hussein (1889-1973) mi sembra che a Governolo si sia fatto il giochino di quel marito che per fare un dispetto alla moglie si è tagliato i genitali.
Ergo, in nome del campanilismo contro Roncoferraro, gli abitanti di Governolo non hanno partecipato a quell'incontro.
I campanilismi vanno bene finché si fa del folclore.
Però, qui si esagera. 
Gli abitanti di Governolo non hanno partecipato.
Ciò non mi spiace per me.
Mi spiace per Governolo ed i suoi abitanti, che hanno un grande senso della comunità al loro interno.
Loro credono che l'Unione Mincio Po sia un problema solo per Roncoferraro.
Sbagliano.
I motivi li ho detti prima.
Il Comune di Roncoferraro nell'Unione Mincio-Po sarebbe danneggiato e Governolo sarebbe nullificato.
Invece, con il Comune di Roncoferraro in un'ipotetica unione intercomunale con Castel d'Ario e Villimpenta Governolo sarebbe valorizzato.
Infatti, Governolo sarebbe il naturale porto sul fiume Mincio di quei tre Comuni e non sarebbe fagocitato da Ostiglia,
Anzi, Governolo si metterebbe in concorrenza con Ostiglia, poiché è più vicino a Mantova.
Infatti, essendo l'unico porto sul fiume dei tre Comuni di Castel d'Ario, Villimpenta e Roncoferraro, Governolo avrebbe un'importanza strategica.
Il suo porto (che oggi è una cattedrale nel deserto) verrebbe messo in funzione.
La sua storia sarebbe valorizzata.
Oltre a ciò, la spesa media pro-capite a Roncoferraro è pari a 575 Euro.
Negli altri tre Comuni dell'Unione Mincio-Po la spesa è più alta.
Ergo, con Roncoferraro nell'Unione Mincio-Po, la spesa salirebbe al suo interno a 794 Euro.
Riflettete!
Cordiali saluti.





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Ringrazio un caro amico di questa foto.