Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Oltre 7,5 miliardi di euro: Sicilia verso il default".
Ammonta a 7 miliardi 525 milioni e 547.000 Euro lo stock del debito complessivo contratto dalla Regione siciliana con gli istituti di credito.
Ergo, la Sicilia è a un passo dal default tecnico.
Ad oggi, l'amministrazione di Rosario Crocetta (nella foto) ha fallito.
Un allarmante resoconto dei debiti contratti dall'esecutivo regionale negli anni piomba addosso alla Giunta e all'assemblea regionale proprio quando si trovano alle prese con le intricatissime questioni della legge di stabilità e soprattutto con il bilancio che il governatore della Regione Sicilia non si è ancora degnato di presentare anche se manca poco alla conclusione dell’esercizio provvisorio fissata per fine mese.
L'unica cosa per cui Crocetta è noto è il suo no al ponte sullo Stretto di Messina.
Per il resto, egli non ha tagliato la burocrazia regionale né ha riformato la sua regione per renderla più efficiente e con meno sprechi.
Le opposizione fanno bene a chiedere a Crocetta un'operazione di trasparenza.
Quello che fa specie è il fatto che la Sicilia goda di larga autonomia fiscale e che sia oggi in una situazione di crisi.
Ergo, per statuto, la Sicilia può tenersi più soldi di quanto possa fare la Lombardia.
Eppure, la Sicilia è oggi in grave crisi.
Pensiamo, per esempio, a quello che sta accadendo all'Autostrada A20 Messina-Palermo, in cui ci sono alcune gallerie che hanno problemi, problemi che non si riescono a risolvere celermente.
Evidentemente, servono dei tagli severi agli apparati regionali, tagli che non sono stati fatti, forse anche per ragioni di consenso.
Questo è un peccato perché la Sicilia ha le potenzialità per essere grande ma il suo ceto dirigente la sta facendo affondare.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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