“Pesce d’aprile” è l’espressione con cui siamo soliti definire lo scherzo che tradizionalmente compiamo il primo giorno di Aprile, diffuso in tutto il mondo. Ogni primo di Aprile è usanza fare degli scherzi, il cosiddetto “pesce d’aprile”.
L’origine di questa tradizione non è molto chiara, perché a riguardo esistono numerose leggende. La consuetudine vuole che il primo di Aprile ci si prenda gioco dei più creduloni mandandoli in giro a cercare qualcosa o qualcuno che in realtà non esiste e quindi la ricerca risulta vana. Nella maggior parte delle culture antiche si tenevano, in questo periodo, riti o feste di “rinascita” per festeggiare la fine della stagione invernale e l’inizio della stagione primaverile, feste a cui forse fa riferimento il “giorno degli scherzi”. La tradizione vuole che, in tempi lontani, alcuni pescatori di un paese di mare, per fare uno scherzo agli abitanti della collina vicina, li mandassero a pescare al largo con le reti proprio il primo di Aprile, illudendoli che avrebbero trovato un’enorme quantità di pesci. Chiaramente non pescarono nulla e tornarono a riva mesti e con le reti vuote. Solo più tardi vennero a sapere che i pesci, con il riscaldarsi della stagione, si abbassano sui fondali limacciosi del mare, per deporre le uova e, quindi, non è possibile pescarli con la rete.
L’origine di questa tradizione non è molto chiara, perché a riguardo esistono numerose leggende. La consuetudine vuole che il primo di Aprile ci si prenda gioco dei più creduloni mandandoli in giro a cercare qualcosa o qualcuno che in realtà non esiste e quindi la ricerca risulta vana. Nella maggior parte delle culture antiche si tenevano, in questo periodo, riti o feste di “rinascita” per festeggiare la fine della stagione invernale e l’inizio della stagione primaverile, feste a cui forse fa riferimento il “giorno degli scherzi”. La tradizione vuole che, in tempi lontani, alcuni pescatori di un paese di mare, per fare uno scherzo agli abitanti della collina vicina, li mandassero a pescare al largo con le reti proprio il primo di Aprile, illudendoli che avrebbero trovato un’enorme quantità di pesci. Chiaramente non pescarono nulla e tornarono a riva mesti e con le reti vuote. Solo più tardi vennero a sapere che i pesci, con il riscaldarsi della stagione, si abbassano sui fondali limacciosi del mare, per deporre le uova e, quindi, non è possibile pescarli con la rete.
Un’altra tradizione racconta che, il primo di Aprile, era considerato un giorno sfortunato così, per scongiurare la cattiva sorte, ci si rideva su con scherzi e burle. In questa ricorrenza per burlarsi di qualcuno, in genere, si appende sulla schiena dell’ignaro un pesce disegnato su carta e ritagliato...
Buon divertimento a tutti!
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