Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "I gay contro Papa Francesco: "Una zavorra per la società"".
Dopo che il Vaticano ha negato l'ok all'ambasciatore francese Laurent Stefanini perché omosessuale, l'Arcigay rilancia: "Il Vaticano è come l'Uganda".
Il presidente dell'Arcigay Flavio Romani ha detto:
"In Uganda, gay e lesbiche vengono perseguitati nel nome di Dio dalle chiese fanatiche ispirate all'estrema destra: analogamente, in Vaticano, le persone omosessuali vengono respinte, nonostante i meriti e le indiscusse qualità e, soprattutto, nonostante a parole si predichi l'accoglienza.
Il pontefice aveva detto chi sono io per giudicare una persona omosessuale? Evidentemente anche in Vaticano si predica bene e si razzola male (in questo come in molti altri ambiti), così alla prova dei fatti gli alti prelati hanno mostrato il loro vero volto. Quella esercitata nei confronti di Laurent Stefanini compiacendo alle pressioni di fanatici e gruppi di estrema destra, è discriminazione, non esiste altro termine per definirla. E chi discrimina è una zavorra per la civiltà, se non addirittura una minaccia.
Chi oggi esclude una persona in virtù del proprio orientamento sessuale riproduce il medesimo pensiero di chi combatte guerre sante contro chi crede in un dio diverso o contro chi viene da un paese lontano. Questa ostilità, che si manifesta tanto nel rifiuto quanto nelle persecuzione, è un vero e proprio cancro e perfino un ateo convinto si rende conto che tutto questo non ha nulla a che fare con Dio, con nessun Dio".
Ora, il fatto che Papa Francesco abbia detto (giustamente) di non giudicare gli omosessuali non significa, per esempio, che egli legittimi i matrimoni gay o altre cose che richiede l'Arcigay.
Nel suo letto, ognuno è libero di fare ciò che vuole ma la Chiesa cattolica (ed il Cristianesimo in generale) dicono che l'omosessualità è un peccato.
Non si condanna il peccatore ma si condanna il peccato.
Se si condannassero i peccatori, tanta gente finirebbe in galera.
Io non sono omosessuale ma peccherò in altri modi.
Gesù Cristo condanna il peccato ma salva il peccatore, il quale però deve fare la sua parte per farsi salvare.
Papa Francesco non ha nulla contro gli omosessuali o contro Stefanini ma forse avrà ritenuto inopportuno accreditare la succitata persona come ambasciatore francese presso la Santa Sede.
Papa Francesco non ha mai predicato l'uccisione o la persecuzione di omosessuali, lesbiche o transessuali.
Quello che accade in Uganda dipende dal governo ugandese e da quello che accade lì.
Il paragone fatto da Romani mi sembra davvero eccessivo.
Forse, il governo francese avrebbe fatto una cosa migliore se avesse scelto un'altra figura da mandare alla Santa Sede.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Ho capito, ma secondo lei questa scelta del Vaticano è stata opportuna o no?
RispondiEliminaLei dice che si condanna il peccato ma non il peccatore, ma allora perché è stato negato l'accreditamento al peccatore? Se dovessero negare accreditamenti a tutti i peccatori resterebbe solo il crocifisso in Vaticano, nonché trova?
Quindi perché il peccatore omosessuale no e gli altri peccatori si? Non è una discriminazione?
Sono curioso di sapere cosa pensa sul punto.
E' una questione di opportunità.
RispondiEliminaE' un po' come il discorso del testimone di nozze. Per esempio, mettere come testimone di nozze in un matrimonio religioso uno che si è sposato in municipio è possibile ma è anche inopportuno.
RispondiEliminaLo stesso discorso vale per l'ambasciatore.
Ma non capisco perché il peccatore omosessuale no e gli altri peccatori si.
RispondiEliminaE il testimone da lei indicato non regge: di certo non gli si impedisce l'ingresso in chiesa o nel vaticano!
Nessuno impedisce a Stefanini di entrare in Vaticano.
RispondiEliminaSi vede che è stato ritenuto inopportuno accreditarlo come ambasciatore.
Ho capito, ma non ho capito in cosa consiste questa 'opportunità'!
RispondiEliminaLa Chiesa ha sempre espresso una posizione sull'omosessualità.
RispondiEliminaLe sembra normale che essa debba avere nella Santa Sede un ambasciatore che esprime un'idea contraria?