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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 2 febbraio 2015

Viva Mattarella? Io dico assolutamente no!

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo de "La Nuova Bussola Quotidiana" che è intitolato ""Viva Mattarella"? Per qualcuno è obbligatorio Per noi no".
Dell'articolo è interessante questa parte:

"Ciò che da sempre - nei fatti, non nelle opinioni – caratterizza il cosiddetto “cattolicesimo democratico” è una lodevole preoccupazione morale accompagnata tuttavia da una sconfortante incapacità di vivere il cristianesimo per ciò che è innanzitutto: ovvero una visione del mondo e quindi una cultura da cui deriva anche una morale. Adesso che, con l’elezione a presidente della Repubblica di Sergio Mattarella, il vertice delle istituzioni politiche del nostro Paese è tutto quanto “cattolico democratico”, non si vede dunque che cosa debba festeggiare chi a cuore una presenza non subalterna dei cristiani nella vita pubblica del nostro Paese.

A causa della sua strutturale subalternità alla cultura laica post-illuminista, il “cattolicesimo democratico” ha finito per essere il cireneo del vecchio PCI e di tutto ciò che vi ha fatto seguito fino ad oggi quando, svanita la classe operaia e uscito di scena il marxismo, si è trasformato in un partito liberal-radicale di massa. Non si discute che nelle fila del “cattolicesimo democratico” ci siano tante persone di ferma fede e di retti costumi (fermo restando che ce ne sono anche altrove). Questo però non toglie che, quando sono in gioco obiettivi e valori che non rientrano nell’orizzonte ordinario del progressismo laico (e parecchi dei valori civili che l’esperienza cristiana ispira non vi rientrano), allora il “cattolico democratico” tende per natura sua a barattare qualsiasi primogenitura con qualsiasi piatto di lenticchi
e.".

Il nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è un esponente del cattolicesimo democratico.
Che piaccia o no questa è la realtà.
Il cattolicesimo democratico è un compromesso tra cattolicesimo, marxismo e liberalismo radicale progressista da cui la cattolicità esce sconfitta.
Il cattolicesimo democratico è quel cattolicesimo che si mostra come tale solo quando si è in chiesa.
Però, a me è stato insegnato che il cattolico deve mostrarsi come tale anche al di fuori della chiesa, anche nella politica.
San Tommaso Moro (1478-1535)  fu un esempio di vero cattolicesimo poiché disse no alla scelta dello Stato (che nel caso specifico era comandato da re Enrico VIII Tudor) pagando anche con la vita.
Il cattolico vero non è statalista.
Il "cattolico democratico", invece, è statalista.
Questo non è cattolicesimo.
Cordiali saluti.

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