Cari amici ed amiche,
l'articolo intitolato "Un'altra riflessione sul Comitato Manifestazioni di Roncoferraro" ha suscitato qualche polemica.
Il mio obiettivo non è polemizzare e se ho dato questa impressione me ne dispiaccio.
Però, il problema di Roncoferraro non può essere negato.
Che Roncoferraro sia un "paese spento" (uso questo termine visto che a qualcuno non piace che io usi i termini "paese morto") è vero.
Basti passare alla sera in Piazza Corte Grande e in Piazza Aristodemo Dall'Oca.
A parte il bar "La Favorita" che attira persone e che ha un po' di movimento, in Piazza Corte Grande non è che ci sia questa grande vita.
La Piazza Aristodemo Dall'Oca (che dovrebbe essere cuore pulsante del paese) è deserta.
Posso capire la situazione nella stagione invernale.
C'è freddo e perciò è meglio stare in casa.
Il problema è che il centro di Roncoferraro è deserto anche d'estate.
Solo le feste paesane (e qui il Comitato Manifestazioni di Roncoferraro fa un lavoro egregio e molto importante) danno una botta di vita alle piazze.
Per il resto, c'è il nulla.
Una persona che entra in Roncoferraro da fuori e che vede una piazza vuota non ha una bella impressione.
Oltretutto, una piazza piena permetterebbe (per esempio) di tenere aperta la chiesa (cosa che avviene, per esempio, a Stradella, frazione del Comune di Bigarello) ed altre attività anche in orari serali.
Infatti, se la piazza è piena c'è anche un minore rischio che vengano i tossicodipendenti e fare le loro cose.
Roncoferraro ha le potenzialità per fare le cose?
La risposta è affermativa.
Per esempio, so che i muri della soffitta della sede del Comitato Manifestazioni di Roncoferraro hanno graffiti dell'inizio del secolo scorso.
E' storia scritta sui muri.
Va valorizzata.
Inoltre, vi sono anche prodotti agroalimentari validi.
Io, per esempio, ho più volte parlato della questione del presunto legame con Pontremoli.
Abbiamo anche un'Unità Pastorale che è attiva e fa delle cose apprezzabili.
Il problema è che tutto ciò non è valorizzato.
Per esempio, quando si dice "Risotto alla Pilota" si dice "Castel d'Ario".
I nostri dirimpettai sono riusciti a valorizzare il risotto e ad avere la De.C.O., la Denominazione Comunale di Origine.
Da ciò nascono indotti interessanti.
Perché qui a Roncoferraro non si è riusciti a fare altrettanto?
Roncoferraro non ha nulla da invidiare a Castel d'Ario.
Mi spiace dirlo ma Roncoferraro oggi è un "Comune bed and breakfast", un Comune in cui la gente viene per mangiare e dormire ma non per vivere.
Non c'è quel senso di comunità che dovrebbe esserci.
Questo è il male e non va negato.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Ha ragione a dire che il paese è poco valorizzato. Però è anche vero che certi comitati (Barbassolo, Villa Garibaldi..) sono riusciti a rinnovarsi meglio e adesso ci sono molti giovani a dare una mano proficua nelle feste.
RispondiEliminaQuello che lei ha scritto risponde a verità. Io aggiungo che mancano le sinergie.
RispondiEliminaMancano le sinergie tra tutti i comitati e le associazioni ed il Comune e tra gli stessi comitati e le stesse associazioni.
In pratica, non si fa squadra.
Questo è un problema di sistema.
I singoli comitati vanno bene ma debbono fare squadra tra loro e con le altre associazioni ed il Comune.
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