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martedì 22 luglio 2014

Rogliano

Cari amici ed amiche,

vi parlo di un bel posto dell'Italia, precisamente della Calabria.

Il posto in questione è Rogliano.
Questo paese si trova in Calabria, in Provincia di Cosenza.
Questo paese si trova vicino al fiume Savuto
Sull'origine di questo paese vi sono due storie.
La prima dice che Rogliano viene considerato come parte dei Casali di Cosenza.  Secondo gli storici, nel 980 AD alcuni abitanti di Cosenza andarono a vivere presso La Sila per scappare dalle incursioni saracene.
Qui costruirono delle borgate autonome dette Casali.
Questa ipotesi contrasta con un'altra secondo cui nel 1782 il Tribunale Provinciale definì tramite sentenza Rogliano città libera mai stata sotto il dominio di Cosenza.
Già prima del 1745, per volere di re Carlo III di Borbone,  il titolo di città venne concesso e confermato nel 1758.
Nella seconda ipotesi si sostiene che Rogliano sia esistita prima del periodo dei Casali di Cosenza e che abbia subito un ripopolamento durante il periodo delle incursioni saracene.
Questa teoria fu confermata anche dalle ricerche del parroco don Alessandro Adami che si rifece ad un manoscritto con queste parole:

"Rogliano al tempo degli Musoni o Aurunci, popoli che abitarono l’Italia media, era detta città di Sabasio edificata da Sabasio, figlio di Cur, che diede il nome di Sabasio al fiume Savuto, presso le cui acque era edificata.” Più tardi:” Enotrio, ex re dell’Arcadia, approdato in Calabria, dopo aver risalito il fiume Savuto, arrivato al luogo Tavolaria, imbattutosi con il nemico, usò lo stratagemma di invitarlo a tavola e quindi nel colmo delle gozzoviglie lo fece a pezzi. D’allora quel luogo chiama “ Tabula ria ”, pranzo perverso. Indi Enotrio, risalì la montagna ed in un luogo elevato, alle falde del monte S. Croce, ora “Crocicchia”, edificò la nuova città chiamata Rublanum, cioè rosseggiante per un pezzo di marmo rosso innalzato nel mezzo di un antico bosco dagli Entri, come idolo alla dea Diana".

Gli Enotri erano un popolo che abitò la Calabria prima dei Brutii (noto popolo di epoca preromana che abitava la Calabria), un popolo di cui si seppe intorno al 356 AD.
In epoca romana, questo paese assunse il nome Rublianum, nome che deriva dal fatto che lì ci sia della terra rossa, forse ricca di ferro.
Di Rogliano è molto interessante il Duomo dei Santi Pietro e Paolo.
Realizzato nel XVI secolo, esso fu distrutto da un terremoto nel 1638.
La prospettiva in tufo "ammorbidita"  con eleganti raffigurazioni venne ultimata nel 1717 da maestri roglianesi.
La sua campana maggiore, recuperata dal sisma, risale al 1333.
Il suo interno è barocco.
La chiesetta di San Michele risale al XVIII secolo ed è la tipica chiesetta di campagna.
La chiesa della Madonna delle Grazie o di "Camina" risale al 1569. Il suo soffitto è intarsiato d'oro zecchino.
La chiesa di San Giorgio risale al XVI secolo.
Fu iniziata nel 1500 e completata nel 1544.
La chiesa è ubicata in luogo di un precedente tempio dedicato alla Vergine della Sanità e che risaliva 1181.
A Rogliano ci sono anche specialità culinarie molto interessanti.
Esempi sono i turdilli , dei dolci a base di uova, vino bianco (o vermout) e farina e passati nel miele.
Questo è un retaggio della cultura greca.
Vicino a Rogliano vi è anche il Parco Nazionale della Sila.
Chi vuole vedere ed assaporare tutto questo esca dall'autostrada A3 Napoli-Reggio Calabria allo svincolo di Rogliano-Grimaldi.
Cordiali saluti.






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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".