Cari amici ed amiche.
Quello della 'Ndrangheta non è più un problema calabrese.
Prima di tutto, dire che la 'Ndrangheta sia un problema calabrese è offensivo verso la Calabria ed i calabresi.
Questi ultimi sono vittime della 'Ndrangheta e la Calabria è una regione ricca di storia e di gente di grande umanità.
La Calabria non è rappresentata dalla 'Ndrangheta ma da altri personaggi, da Pitagora a Gioacchino da Fiore, da Tommaso Campanella a Corrado Alvaro, passando per San Francesco di Paola.
Inoltre, la 'Ndrangheta spara in Calabria ma fa affari qui al nord.
Per lungo tempo, la Ndrangheta era stata sottovalutata.
Si era puntata l'attenzione sulla mafia siciliana, che è stata ritenuta la minaccia peggiore e la cui organizzazione era a grandi linee assai più nota, mentre era stata sottovalutata l'entità vera della 'Ndrangheta che ha potuto fare affari e radicarsi qui al nord, permeandone il sistema economico, la burocrazia e la politica.
Proprio riguardo alla politica, quando si scioglie una Giunta comunale per mafia (o per 'ndrangheta) la burocrazia resta.
Tuttavia, quella burocrazia era connivente con l'organizzazione criminale.
Oggi ne stiamo pagando il prezzo.
Però, è inaccettabile dire che la Calabria sia terra di 'Ndrangheta o che i calabresi siano 'ndranghetisti.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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