Leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "L'appello di Grasso: non abolite il Senato".
Il Presidente del Senato Piero Grasso ha detto:
"Con un ampio premio di maggioranza e una sola Camera politica, il rischio è che possano saltare gli equilibri costituzionali e ridursi gli spazi di democrazia diretta.
Io immagino un Senato composto da senatori eletti dai cittadini contestualmente alle elezioni dei consigli regionali, e una quota di partecipazione dei consiglieri regionali eletti all'interno degli stessi consigli. Per rendere più stretto il coordinamento tra il Senato così composto e le autonomie locali, prevederei la possibilità di partecipazione, senza diritto di voto, dei presidenti delle Regioni e dei sindaci delle aree metropolitane.".
Ora, in nessun Paese moderno vi è un Parlamento in cui vi sono le due Camere che fanno la stessa cosa.
Il bicameralismo perfetto non porta niente di buono.
Basti pensare al fatto che il meccanismo approvazione delle leggi non sia efficiente (in media si impiegano quasi due anni per fare approvare una legge) e che la governabilità sia messa a rischio.
Basta che in una delle due Camere manchi la maggioranza ed il Governo crolla.
In Canada, per esempio, vi è una sola Camera che fa le leggi ed il Primo Ministro ha poteri forti.
Non mi sembra che il Canada sia una dittatura.
Evidentemente, a Grasso fa paura una seria riforma del Senato, con abolizione del bicameralismo perfetto.
Quella poltrona da Presidente del Senato è comoda.
Cordiali saluti.
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