Leggete il mio articolo scritto su "Italia chiama Italia" che è intitolato "Obama crede nelle riforme di Renzi. E noi?".
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha proposto delle riforme.
Ora, il metodo che lui usa è quantomeno discutibile.
Infatti, prima decide nella sede del Partito Democratico e poi le propone al Parlamento facendo quasi degli aut aut.
Trovo che questo atteggiamento sia a dir poco arrogante.
In secondo luogo, anche nel merito ci sarebbe qualcosa di dire.
Per esempio, Renzi ha proposto l'abolizione delle Province.
A tale proposito, il Ddl Delrio è stato votato al Senato.
Però, le Province sono riconosciute dalla Costituzione.
Per toglierle veramente serve una riforma della Costituzione.
In alternativa, non si potrebbero abolire le Prefetture, cosa che da anni propone la Lega Nord?
Lo stesso si può dire per altre riforme.
Un altro caso è quello della legge elettorale.
Il Governo vuole fare riformare la legge elettorale solo per ciò che riguarda il meccanismo elettorale per eleggere la Camera dei Deputati, dato che il Senato dovrà essere riformato, con l'abolizione del bicameralismo perfetto. Ora, vista l’instabilità politica, non sarebbe il caso di fare una "legge elettorale di emergenza", con una riforma anche del meccanismo elettorale del Senato? Così, qualora si andasse a votare senza avere fatto la riforma del Senato (che è costituzionale) non ci sarebbe il rischio di ingovernabilità.
Renzi dice che farà questa o quell'altra riforma ma poi quando la deve implementare, ecco che ci sono i problemi.
Così non va e si rischia solo di fare dei grossi danni.
Cordiali saluti.
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