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martedì 25 marzo 2014

Roncoferraro, è impossibile fare cultura?

Cari amici ed amiche.

Da parecchio tempo, mi viene in mente di fare una riflessione su Roncoferraro e sulla questione culturale della zona.
Sentendo alcune voci di paese, faccio queste mie considerazioni.
A Roncoferraro non è facile fare cultura o, quantomeno, cercare di andare un po' oltre quella visione del sentire comune.
A Roncoferraro si fanno le feste con il risotto (che per carità di Dio non sono certamente un male) ma non si riesce ad andare oltre a ciò.
La realtà culturale di Roncoferraro sembra addormentata.
Io penso che con la cultura si possa fare molto.
Mi si permetta una battuta politica, non serve essere politicamente orientati a sinistra per capire ciò.
Sia ben chiaro, questa è solo una battuta. Non sto parlando di politica.
Serve buon senso.
Io, per esempio,  sarei disposto a sedermi ad un tavolo con gli organi comunali, le parrocchie ed altre associazioni (come i comitati di paese) che possono contribuire ad implementare qualche progetto culturale di altro livello.
Per esempio, io potrei portare la questione del presunto legame tra Roncoferraro e Pontremoli.
Ieri, ho fatto una ricerca dedicata al Principato di Lucedio, la cui storia è legata anche ad un cardinale mantovano, un tale Vincenzo Grimani.
Come poeta che partecipa ad eventi del Cenacolo dei Poeti Dialettali Mantovani "Al Fogolèr", potrei portare qualche idea, magari in sinergia con i comitati di paese, come il Comitato Manifestazioni di Roncoferraro, con cui collaboro dal 2012.
Inoltre, visto che questa è terra di risotti, si potrebbe riportare in auge quella che è la storia del "Risotto alla pilota" e del riso.
Ora, nelle nostre feste molti mangiano il "Risotto alla pilota" , dicono: "Che buono" ma non hanno la benché minima idea di ciò che mangiano e della sua storia.
Inoltre, con il discorso del riso ci si può riallacciare a Lucedio, dato che i monaci di quell'abbazia facevano coltivare il riso in quel pezzo di campagna vercellese.
Inoltre, potrei trattare il tema del Parco del Mincio e di Governolo.
La settimana scorsa avevo scritto un articolo dedicato alla schiacciatina (la "chisolina) e alle sue presunte radici ebraiche.
Da lì ci potrebbe essere uno spunto per parlare dell'Ebraismo.
Gli spunti ci sono e sarei anche disposto a sedermi ad un tavolo e anche a metterci la faccia.
Però, come si dice in siciliano, ca nuddu è fissu!
Io non sono certamente un ingenuo, un fesso.
Se devo mettere la faccia per un determinato progetto, chiedo collaborazione.
Io non mi metto a proporre le cose, per poi restare solo e, magari, fare una magra figura, la figura dell'idiota.
Infatti, è così che si finisce e lo so per esperienza diretta.
Io mi faccio promotore di una cosa, non vengo ascoltato e ci rimetto.
Questo vale anche per altri.
Deve cambiare la mentalità.
Bisogna guardare oltre il proprio naso.
Cordiali saluti.



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