Cari amici ed amiche.
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera all'abolizione del bicameralismo perfetto.
Ora, il bicameralismo perfetto (la situazione in cui le due Camere del Parlamento fanno la stessa cosa) è un grosso problema.
Per esempio, l'approvazione delle leggi è lenta (impiega quasi due anni) ed il meccanismo è farraginoso.
Inoltre, per stare su, il Governo ha bisogno della maggioranza in entrambe le Camere.
Nessun Paese democratico e moderno si muove nel regime del bicameralismo perfetto.
Il Canada è un esempio di ciò.
Ora, la riforma del Senato, con cui si vuole abolire il bicameralismo perfetto, farà risparmiare allo Stato circa 1.000.000.000 di Euro.
Ricordo che 315 senatori costano.
Ciò è positivo.
Tuttavia, questa riforma proposta dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi presenta delle contraddizioni.
Con questa riforma, infatti, il Senato non sarà più elettivo ma i senatori saranno nominati dalle Regioni, dai Comuni e ventuno di loro saranno nominati dal Presidente della Repubblica.
Ora, con Presidente della Repubblica che non è elettivo (ma che viene eletto dal Parlamento) e con un Presidente del Consiglio che non è elettivo (ma che viene nominato dal Presidente della Repubblica) dove sarebbe la democrazia?
Non si potrebbe istituire un regime presidenziale?
Inoltre, nel 2005 era stata fatta una riforma che avrebbe riformato il Parlamento ed il Governo, abolendo il bicameralismo perfetto, implementando il federalismo e dando al Presidente del Consiglio maggiori poteri.
Ora, è strano che quella sinistra che osteggiò quella riforma oggi ne riproponga le istanze.
Vediamo che accadrà.
Cordiali saluti.
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