Cari amici ed amiche.
Da "Generazione Voglio Vivere" mi è arrivata la rivista.
Ora, voglio portarvi all'attenzione questo pezzo dell'editoriale scritto su quella rivista dall'amico Samuele Maniscalco, editoriale che è intitolato " "No" alla mattanza degli innocenti":
"Ma se in Europa il senso comune sta inabissandosi nelle profondità di un oceano di barbarie, qualche notizia confortante giunge dagli Stati Uniti, nel solo anno passato, sono stati approvati ben 70 provvedimenti che limitano la possibilità di abortire.
I dati diffusi dall'Guttmacher Institute, un ente filo-abortista, hanno evidenziato come negli ultimi tre anni siano passate 205 restrizioni, più di quante ne siano state approvate tra 2001 e 2010, ovvero 189.
Le restrizioni riguardano i luoghi nei quali è possibile praticare l'aborto (con la conseguenza che decine di cliniche abortiste hanno dovuto chiudere i battenti), il divieto di interrompere la gravidanza una volta superata la ventesima settimana e le limitazioni agli aborti terapeutici.".
Questa situazione è stata dettata dal fatto che negli Stati Uniti vi sia ancora una popolazione sensibile verso certi temi.
La popolazione americana è una popolazione che sente molto i temi etici, come aborto ed eutanasia.
Quando l'amministrazione del presidente Barack Hussein Obama ha fatto quella pessima riforma sanitaria che è denominata "ObamaCare" , c'è stata una sollevazione.
Qui in Europa, forse in malafede, questa sollevazione di persone è stata vista come dettata da certe lobbies, come le famose case farmaceutiche o certe fondazioni.
In realtà, questa sollevazione è stata fatta da gente che aveva capito che la riforma "ObamaCare" non avrebbe dato alcun beneficio alla gente e che avrebbe solo fatto salire le tasse e favorito le politiche abortiste, dato che essa avrebbe di fatto impedito ai medici di fare obiezione di coscienza.
Questi temi sono molto sentiti negli Stati Uniti d'America.
Mentre qui in Italia e nel resto d'Europa, per esempio, si inneggia all'aborto e all'eutanasia, retaggio di una certa cultura social-comunista che ha permeato la società italiana ed europea, negli USA vi è un presidente abortista che se la deve vedere con una larga fetta del popolo che è antiabortista, una larga fetta di popolo che non si è fatta "anestetizzare" idee.
Leggete l'articolo de "La Nuova Bussola Quotidiana" che mi è stato segnalato dall'amica Francesca Padovese e che è intitolato "Napolitano scende in campo per l'eutanasia".
Se il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fosse stato negli USA e se avesse fatto una cosa del genere, per i motivi prima illustrato prima, avrebbe avuto qualche problema.
Termino, dicendo che avrei voluto fare di più nel mio impegno pro life.
E' una cosa importante!
La vita è cosa sacra.
Finché non troverò lavoro (cosa che qui in Italia sembra diventata pura utopia) sarò bloccato.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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