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giovedì 20 marzo 2014

I clubs "Forza Silvio".

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo scritto da Paola Sacchi sul giornale "Panorama" che è intitolato "I Club Forza Silvio (Porta a Porta)".
Dell'articolo è interessante questa parte, che recita:

"L’obiettivo, spiega Marcello Fiori, braccio operativo del Cav nella costruzione della nuova macchina elettorale azzurra, "è arrivare a 12 mila circoli, almeno uno ogni 5 sezioni elettorali". Fiori è il prototipo dell’"uomo del fare" caro al lessico berlusconiano. In maniche di camicia e al ritmo del jazz, la musica che da piazza S. Lorenzo in Lucina arriva nel suo ufficio a Forza Italia, Fiori agisce come un ipercinetico. Istruisce i collaboratori, spedisce email, risponde cortese al telefono, ma sulle parole risparmia i secondi. "Siamo il dinamismo della politica» dice. "Con noi la politica torna tra la gente, dà a tutti la possibilità di farla, superando il muro di burocrazie sclerotizzate, niente professionisti della politica nei club".

Fiori è abituato alle grandi imprese, visto che è l’ex braccio destro di Guido Bertolaso alla Protezione civile. Spiega: "Le nostre sedi sono sulla strada, nella realtà, non nel blog. Internet è solo uno strumento. Le sedi sono spesso nella stessa casa dei soci, nei loro uffici, imprese o negozi: noi abbiamo già fatto la riforma dei costi della politica. Li abbiamo eliminati
".

Io guardo con grande interesse la nascita dei clubs "Forza Silvio".
In questa situazione in cui si vede un grave clima di anti-politica, un clima favorito da una politica troppo autoreferenziale e decisa troppo nei palazzi, spesso contro il parere dei cittadini, iniziative come i clubs "Forza Silvio" sono benvenute.
Ora, qualcuno paragona i clubs "Forza Silvio" al Movimento 5 Stelle.
Questo è un errore.
Il Movimento 5 Stelle si fonda solo sulla contestazione senza proposta.
Il Movimento 5 Stelle vagheggia idee di stampo comunista mischiate con con un vago nazionalismo e con una punta di antisemitismo.
Basti pensare a quello che i suoi parlamentari dicono contro Israele. 
Il Movimento 5 Stelle sa dire solo no alle infrastrutture, no a questo e no quest'altro.
Molti membri del Movimento 5 Stelle non hanno la minima idea del funzionamento della politica. 
I clubs "Forza Silvio", invece, non si limitano a contestare ciò che non va ma vogliono anche costruire e proporre.
I clubs "Forza Silvio"  non si limitano ad agire attraverso i blogs (come il Movimento 5 Stelle ed il suo leader Beppe Grillo) ma si muovono sul territorio, parlando con la gente ed ascoltandone i problemi.
Questi clubs "Forza Silvio" sono il trait-d'union tra la politica del partito (Forza Italia) e la sua base.
Per creare un club "Forza Silvio", basta essere in 10 su un territorio (anche se il mio amico Giuseppe Sagliocco mi ha riferito che possono essere 5) ed avere un'età superiore ai 14 anni.
La quota di adesione è pari a 10 Euro.
L'adesione a Forza Italia non è automatica.
Ergo, chi aderisce al club "Forza Silvio" non entra automaticamente in Forza Italia.
L'adesione a Forza Italia è richiesta solo ai presidenti dei clubs.
Termino, facendo un'osservazione su quanto sta accadendo qui a Roncoferraro, Mantova.
Su "La Gazzetta di Mantova" è comparso un articolo che parla della nascita di un club "Forza Silvio" qui a Roncoferraro.
Prima di tutto, questo presunto club è formato da quattro persone, tre delle quali sono già membri di una delle due minoranze del Consiglio comunale.
In secondo luogo, non mi risulta che queste persone abbiamo fatto della grande politica.
Mi risulta, invece, che queste persone non hanno mai lavorato sul territorio.
Non hanno mai parlato con gli imprenditori locali, piuttosto che con gli agricoltori. 
Ciò determinò anche la sconfitta del centrodestra alle elezioni comunali nel maggio 2009. 
Inoltre, in Consiglio comunale non hanno fatto opposizione alla maggioranza di centrosinistra.
Ricordo che il 23 agosto 2009 esse votarono a favore del programma dell'amministrazione di centrosinistra.
Questa idea non fece una buona impressione, impressione che fu confermata dai fatti.
Da quel giorno, fino ad oggi, non hanno fatto nessuna opposizione.
Anzi, a volte erano proprio in linea con la maggioranza di centrosinistra. 
L'11 luglio 2012, durante un assemblea con i coordinatori provinciali dell'allora Popolo della Libertà, questi tre consiglieri sono stati di fatto sfiduciati dal resto del partito.
Pure il resto del centrodestra non si è più sentito rappresentato da questi consiglieri.
Oggi, essi si presentano come "strenui difensori del centrodestra".
Visto l'excursus, non mi sembrano molto credibili come rappresentanti del centrodestra.
Se poi credono di rappresentare il centrodestra, facciano pure!
Vediamo se faranno strada o meno. Io credo di no, poiché la gente sa. 
Questo non è un attacco personale ma è una constatazione dei fatti.
Cordiali saluti. 




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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".