Molti si chiedono del perché l'Italia sia indietro rispetto agli altri Paesi.
Uno dei motivi di arretratezza è sicuramente la scarsa ricerca scientifica e scarso uso della cultura.
L'Italia fu il Paese che diede alla storia fior di scienziati, da Pitagora a Renato Dulbecco, passando per Leonardo da Vinci, fior di pittori, come Raffaello Sanzio e Michelangelo Buonarroti, e fior di uomini di cultura, come Seneca, Dante Alighieri e Pellegrino Artusi.
Eppure, si fa poca ricerca scientifica e poca vera cultura.
Provo a cercare di capire le cause.
Le università e le scuole superiori non premiano il merito.
Anzi, esse sono diventati veri e propri "diplomifici", istituti in cui si danno diplomi a destra e a manca, senza valutare le persone.
Questo avviene perché la politica finanzia la scuola e l'università a prescindere dai progetti che esse hanno.
In pratica, si pensa a fare un'istruzione di massa, un un'istruzione in cui si è uguali al ribasso.
Questo determina tre fattori negativi:
- Una minore selezione degli alunni.
- Un maggiore abbandono delle scuole superiori o delle università.
- Nessun collegamento tra scuola e mondo del lavoro.
- Minore ricerca scientifica e minore apprendimento culturale.
Per esempio, a Genova c'è il Centro Didattico di Palazzo Ducale, vi è il progetto "Matefitness".
Di questo progetto ha parlato anche Piero Angela nella trasmissione "Superquark".
Il progetto "Matefitness" è un modo per fare imparare la matematica anche con giochi apparentemente semplici e con visite guidate.
Questo progetto è utile.
La scuola deve fare progetti simili.
Quelle scuole e quelle università che fanno progetti simili a questo devono essere finanziate.
Incominciamo a fare in modo che la scuola funzioni.
Inoltre, bisognerà legare la scuola al mondo del lavoro.
Per esempio, nei Paesi anglosassoni le aziende mandano i loro talent scout presso le le scuole e le università.
Le aziende sostengono gli studi di quegli studenti che ritengono idonei ai loro progetti oppure sovvenzionano gli stessi istituti.
Perché qui in Italia non si fa una cosa analoga?
Invece, noi ci troviamo con uno Stato che finanzia la scuola e l'università in modo indiscriminato e che finanzia anche quei progetti inutili.
Questo è un danno per il nostro Paese.
Vorrei terminare, suggerendovi di visitare il sito "Lazio Liberale".
Su quel sito c'è un articolo intitolato "Non pervenuti Mises, Hayek, Leoni e Rothbard. Dominano invece le teorie della scuola interventista".
Questo è un ritratto poco incoraggiante della scuola italiana.
Se non cambiamo rotta, rischiamo di essere superati da Paesi che non hanno un patrimonio culturale come il nostro ma che hanno maggiore volontà.
Cordiali saluti.
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