Ringrazio l'amico Morris Sonnino di codesto screenshot.Ho reperito l'articolo correlato ad esso.
Ora, riporto uno stralcio di tale articolo:
“Con due anni di ritardo, vi rendete finalmente conto che un virus respiratorio non può essere sconfitto e che qualsiasi tentativo del genere è destinato a fallire. Non lo si è ammesso, perché negli ultimi due anni non si è ammesso quasi nessun errore, ma in retrospettiva è chiaro che avete fallito miseramente in quasi tutte le tue azioni e persino i media media stanno già facendo fatica a coprire la vergogna “.
La situazione è chiarissima: un anno fa i preparati a mRna, impropriamente e abusivamente chiamati vaccini dovevano immunizzare completamente le persone e impedire la diffusione del virus e in virtù di questa supposta capacità salvifica si erano proibite le cure; poi si è visto che al contrario di quanto si era affermato i vaccinati diffondevano il virus e si contagiavano a loro volta per cui la parola d’ordine è cambiata: i vaccini non fermano il contagio, ma salvano da corsi gravi della malattia e dall’ospedalizzazione; poi nemmeno questo è stato più vero e allora si è detto che quanto meno i vaccini salvavano dalla morte: ma nemmeno questo è più vero e anzi parrebbe l’esatto contrario . Adesso è chiaro che i vaccini sono la continuazione artificiale del covid, ammesso ovviamente che il virus della malattia non sia esso stesso artificiale".
Possiamo spiegare la cosa semplicemente in questa maniera: stimolare troppo il sistema immunitario rischia di essere controproducente.
Fare troppi richiami alla vaccinazione in un arco di tempo troppo breve rischia di mandare in tilt il sistema immunitario.
Le vaccinazioni sono utili ma per combattere il Covid non si sarebbe dovuto puntare solo su di esse.
Si sarebbe dovuto puntare anche sulle cure e sulla medicina territoriale.
Dunque, si sarebbero dovuti mettere in prima linea i medici di base e non gli ospedali.
Così, si sarebbe potuto creare un argine per fermare la malattia.
Non parliamo poi delle reazioni avverse, per le quali bisognerebbe scrivere un capitolo a parte.
Riguardo alle reazioni avverse serve onestà intellettuale.
Bisogna riconoscere il fatto che alcune persone possano non tollerare certi tipi di vaccino.
Ammettere ciò non è antiscientifico.
Anzi, ammettere ciò è qualcosa di realmente scientifico.
Bisogna ammettere che questi vaccini (che sono sperimentali) possano avere dato origine a situazioni di reazione avversa e che anziché proteggere le persone dalla malattia abbiano creato ad esse altri problemi.
Ammettendo ciò si può cercare di migliorare i sieri in commercio in modo da garantire sicurezza al maggior numero possibile di persone.
La scienza deve fare questo.
Quanto sta accadendo in Israele dovrebbe essere monitorato, come quanto sta accadendo qui da noi, proprio per cercare di trovare una soluzione ai problemi prima citati.
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