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venerdì 18 febbraio 2022

C'è odore di Grande Centro


Riporto questo stralcio di un articolo scritto da William Zanellato su "Atlantico Quotidiano":

"Dopo la settimana di terremoto che ha portato alla rielezione di Sergio Mattarella le ultime trattative vedono come oggetto la nuova terra promessa della politica italiana: il centro. Un’area moderata e defilata dalle dinamiche del bipolarismo.

Le due coalizioni sono in frantumi e da giorni si assiste all’inaugurazione di un grande progetto centrista: la nuova Dc , la nuova Margherita, la nuova Forza Italia e chi più ne ha più ne metta. Dopo trent’anni di bipolarismo i “moderati” cercano di farsi spazio e la situazione parlamentare, per una volta, gioca a loro favore. L’Esecutivo non è destinato a durare molto, l’emergenza sanitaria non è eterna e i partiti, con uno sguardo attento alle elezioni politiche, cominciano a guardarsi intorno.

L’obiettivo è quello di formare un centro moderato, un terzo polo indipendente dal centrodestra e dal centrosinistra. Il nuovo gruppo, nato al Senato dall’unione di Italia Viva, Coraggio Italia e Noi Campani va verso questa direzione. Un progetto promosso da Matteo Renzi, Giovanni Toti e Clemente Mastella a cui si potrebbe aggiungere un’ala del Movimento 5 Stelle, quella guidata da Luigi Di Maio, e parte di Forza Italia.

Il cantiere del Grande Centro, inaugurato la scorsa settimana al Senato, porta con sé un grande equivoco e contemporaneamente un enorme rischio per la nostra democrazia"
.

L'articolo di Zanellato (il quale è scritto molto bene) fa il paio con quello scritto da me qualche settimana fa su "Italia chiama Italia". 
Il Grande Centro è una realtà.
Basti pensare alla riottosità dei partiti centristi del centrodestra nel proporre un candidato di quell'area politica per il Quirinale, nonostante i continui richiami della leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.
L'onorevole Meloni cercava di proporre un candidato di centrodestra ma i centristi hanno di fatto sabotato ogni cosa, temporeggiando.
Questo progetto politico coinvolge partiti come Italia Viva, Centro Democratico, Più Europa, Azione, Coraggio Italia, Noi con l'Italia, Unione di Centro, Noi Campani, larga parte di Forza Italia e forse anche una parte del Movimento 5 Stelle e persino della Lega.
Come ho scritto prima, il Grande Centro è una realtà e di fatto il bipolarismo è stato scardinato.
Questo Grande Centro è mobile, indipendente dal centrosinistra e dal centrodestra ed incline ad uno dei peggiori vizi della politica italiana: il trasformismo.
Esso si alleerà con l'uno o con l'altro schieramento a seconda della convenienza.
A questo punto, la Lega è ad un bivio: o sceglie di costituire un'alleanza stabile nell'area del centrodestra con Fratelli d'Italia e con chi si riconosce nel valori del liberal-conservatorismo o sta nel carro del Grande Centro e si allea con la sinistra.
Se scegliesse di allearsi con Fratelli d'Italia, la Lega perderebbe qualche esponente ma tornerebbe a guadagnare degli elettori.
In caso contrario, sarebbe fagocitata dal Grande Centro.
Io penso che ne vedremo di tutti i colori. 



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