Io non scordo il genocidio degli italiani in Venezia Giulia, in Istria e in Dalmazia. Quanto accaduto tra il 1943 ed il 1945 fu un fatto molto grave, un fatto che (purtroppo) ancora oggi qualcuno nega.
Giusto stamani, dopo essere stato al punto prelievi per le analisi del sangue che mi sono fatto prescrivere, ho scritto un articolo su "La Civetta" (la rivista dell'Associazione Culturale "Pensiero e Tradizione" di Mantova) un articolo sul negazionismo.
Infatti, è negazionismo negare i morti di Covid (ed il Covid) ed è negazionismo negare l'esistenza delle vittime degli effetti avversi al vaccino.
Quindi, è negazionismo anche negare la Shoah com'è negazionismo negare le foibe.Oggi, vi sono quelli che predicano il negazionismo delle vittime delle foibe.
Relegano quanto fatto dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito come una "semplice azione di guerra".
In realtà, quanto accaduto non fu un'azione diversa.
Così, i negazionisti delle foibe ritengono che ricordare certi fatti sia un atto di revisionismo storico.
In realtà, non vi è nessun revisionismo ma una volontà di raccontare la storia come andò.
Negare le foibe è un atto spregevole per questo motivo.
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