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mercoledì 2 febbraio 2022

Non vince le elezioni ma ha potere



Questo è uno stralcio di un articolo di Luca Bertolazzi su "Atlantico Quotidiano" che è intitolato "Il curioso caso del Pd, Partito-Stato che governa e controlla il Quirinale senza vincere un’elezione dal 2006":
"C’è ancora una volta un fatto singolare al termine di questa settimana di follie romane per l’elezione del nuovo capo dello Stato: la riconferma del presidente uscente Mattarella è, nuovamente, l’elezione di un personalità con una storia politica espressione del mondo progressista.

“Ma come?” direte voi, “il Pd non era stato il grande sconfitto delle elezioni del 2018?”. “Come ha fatto il Pd a riconfermare un suo uomo al Quirinale disponendo solamente del 15 per cento dei grandi elettori?” Beh, rispondere a queste domande è semplice, gli ultimi anni ne sono la dimostrazione pratica: la sinistra non vince un’elezione dal 2006 ma, non si sa bene come, governa quasi ininterrottamente dal 2011 (fatta eccezione per la breve parentesi gialloverde) ed è riuscita ad eleggere per quattro volte consecutive un presidente della Repubblica proveniente dalle sue file
".

Noi siamo un Paese strano.
Abbiamo un partito che non vince le elezioni ma che governa ed esprime il presidente della Repubblica.
Il partito in questione è il Partito Democratico.
Ad eccezione della breve parentesi del Governo giallo-verde, la sinistra governa ininterrottamente dal 2011.
Eppure, non vince le elezioni.
Oltre a ciò, riesce a fare eleggere al Quirinale un presidente espresso da essa.
Capite che qui c'è qualcosa di strano?
Appare evidente che il Partito Democratico non governi per meriti propri ma per demeriti degli altri.
Basti pensare a quanto accadde tra il 2010 ed il 2011 con Gianfranco Fini, il quale decise di rompere con il Popolo della Libertà e di favorire di fatto la nascita del Governo presieduto da Mario Monti.
Ricordiamoci anche di Angelino Alfano.
Quanto accaduto di recente per le elezioni presidenziali è stato a dir poco folle.
Prima i centristi e Forza Italia hanno deciso di affossare la candidatura della presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati e poi il leader della Lega Matteo Salvini ha deciso di votare l'attuale presidente Sergio Mattarella mentre la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha saputo di tale annuncio dai giornalisti. 
Così si è arrivati all'harakiri del centrodestra alle elezioni del presidente della Repubblica. 
Potenzialmente, il centrodestra è forte.
Il centrodestra a un elettorato potenziale molto più ampio di quello della sinistra e quando è coeso vince.
Però, i partiti che lo compongono non sono sempre in grado di dare una risposta coerente al proprio elettorato.
Solo Fratelli d'Italia ha una linea coerente ed univoca.
Questo avvantaggia di molto un Partito Democratico che altrimenti sarebbe minoranza.
Abbiamo a che fare con i moderati che di fatto hanno una posizione ambigua.
Questo ha fatto implodere il centrodestra. 




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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".