Riporto questo stralcio di un articolo di Federico Punzi su "Atlantico Quotidiano", articolo intitolato "Draghi non proroga lo stato d’emergenza ma restano in vigore le leggi speciali":"Non fatevi ingannare dal pontificio “annuntio vobis gaudium magnum” pronunciato ieri dal presidente del Consiglio Draghi in “empatia tour” a Firenze. Quello che sembra l’annuncio di un graduale ritorno alla normalità, è in realtà la conferma dello stato d’eccezione permanente, anche senza emergenza sanitaria.
Non è intenzione del governo prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo, ha annunciato Draghi. Un punto importante da comprendere è che, come abbiamo più volte sottolineato, le misure restrittive – come il Green Pass, le chiusure o le quarantene – non sono giuridicamente vincolate allo stato d’emergenza. Nel nostro ordinamento non esiste nemmeno un vero e proprio stato d’emergenza, che autorizzi la sospensione delle libertà costituzionalmente tutelate e che attribuisca al governo “poteri speciali”. Lo stato di emergenza esiste a livello “amministrativo”, tanto che la legge prevede che sia deliberato dal Consiglio dei ministri, non dal Parlamento, ed è previsto dal codice di protezione civile per rendere più agile l’attività della Protezione civile e delle strutture commissariali, permettendo loro di operare in deroga, per esempio, al codice degli appalti.
Le misure restrittive sono invece adottate con decreti convertiti in legge, non hanno bisogno di avere la “copertura giuridica” di uno stato d’emergenza in atto. E se violano la Costituzione? Restano legittime finché non vengono dichiarate incostituzionali. Molte di esse scadono il 31 marzo, altre il 15 giugno. Abbiamo tentato in questo articolo una ricostruzione delle scadenze dei vari impieghi del Green Pass a leggi vigenti: in teoria, a quanto ci risulta, dopo il 31 marzo dovrebbe restare la versione base (decreto del luglio 2021) e super (novembre 2021), decadere sui luoghi di lavoro tranne che per gli over 50 (fino al 15 giugno). Il 31 marzo cesseranno anche le zone a colori, ha annunciato Draghi. Ma in realtà non esistono più da mesi, dal momento che ai vaccinati è consentito di fare qualunque cosa in ogni zona, mentre ai non vaccinati quasi nulla, nemmeno in zona bianca.
Nulla, comunque, vieterebbe al governo di prorogare le restrizioni per decreto anche se lo stato di emergenza è cessato".
In pratica, il Green Pass resterà anche dopo il 31 marzo, giorno della fine dello stato di emergenza.
A questo punto, è chiaro che il Green Pass sia una misura politica.
Qualcuno avanza già questa ipotesi: il Green Pass resterebbe in vigore per indurre i dissenzienti a votare Gianluigi Paragone ed il suo partito Italiexit anziché Fratelli d'Italia.
Fratelli d'Italia fa molta paura a questa sinistra a chi sostiene Mario Draghi.
Dunque, votando Italiexit, si depotenzierebbe Fratelli d'Italia e si farebbe perdere al centrodestra le elezioni che ci saranno il prossimo anno.
A questo punto, la gente dovrebbe svegliarsi.Chi sostiene Draghi e soci lo fa perché pensa alla sua sopravvivenza politica.
Nella maggior parte dei casi, il voto dato ad Italexit, come a qualsiasi altro piccolo partito, è un voto disperso.
Con tutto il rispetto per Paragone, il quale dice anche delle cose perfettamente condivisibili, appare difficile che Italexit possa governare l'Italia, a meno che non si allei con qualcuno.
Per esempio, sulla questione del vaccino Paragone dice delle cose che si possono condividere.
Però, un programma politico si basa anche su altro e non basta l'uscita ad effetto del leader del partito.
Non basta unirsi ad una protesta per governare.
Italexit non attinge tanto dal campo della sinistra.
Paragone era un leghista.
Dunque, il suo partito tenderà ad attingere dal campo del centrodestra, togliendo voti ad un partito come Fratelli d'Italia che sta crescendo.
Questa è la tesi di Luca Vincitore, professore di Economia, Internazionale, giornalista, scrittore e fondatore del canale Youtube "Tele Italia".
Non potrebbe esserci nessun altra spiegazione nella scelta del Governo, una scelta che non ha nulla di scientifico.
Se fossi in Paragone, parlerei con Giorgia Meloni di vedere la possibilità di fare un'alleanza.
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