Prendo spunto da un articolo scritto da Matteo Milanesi su "Atlantico Quotidiano", articolo che è intitolato " Democrazie verso un dispotismo dolce: si sta avverando la profezia di Tocqueville?".
Questo ne uno stralcio:
“Se in luogo di tutte le varie potenze che impedirono o ritardarono lo slancio della ragione umana, i popoli democratici sostituissero il potere assoluto della maggioranza, il male non avrebbe fatto che cambiare carattere. Gli uomini non avrebbero solo scoperto, cosa invece difficile, un nuovo aspetto della servitù… Per me, quando sento la mano del potere appesantirsi sulla mia fronte, poco m’importa di sapere chi mi opprime, e non sono maggiormente disposto a infilare la testa sotto il giogo solo perché un milione di braccia me lo porge”".
Il termine "dispotismo dolce" non mi è nuovo.
Infatti, compare anche nel sottotitolo del mio libro intitolato "Lupi travestiti da Agnelli".
Ora, quello che sta accadendo qui in Italia risponde a questa espressione.
Per esempio, quando si diceva che le misure del Governo contro il Covid avessero il consenso della maggioranza del popolo si diceva una cosa che non aveva nulla a che fare con la democrazia.
Anche il presidente bielorusso Lukashenko ha il consenso della maggioranza del popolo ma la Bielorussia non è una democrazia.
Infatti, per essere in Paese democratico non basta che il governante abbia il consenso della maggioranza del popolo ma ci deve essere anche un'opposizione ed il potere deve essere contendibile.
Per esempio, nella Russia di Vladimir Putin il potere non è contendibile.
Eppure, Putin ha un consenso ampio.
Anche Adolf Hitler fu eletto dal popolo e parlava a nome del popolo ma egli non era certo un democratico.
Anzi, disprezzava la democrazia.
Dunque, un governante che implementa misure antidemocratiche in nome del popolo non è democratico.
Quanto sta accadendo qui in Italia è inquietante.
In nome del popolo e del suo benessere, il governante prende provvedimenti che limitano i diritti individuali e lo fa andando contro il trend degli altri Paesi, i quali vanno nella direzione opposta.
Si cerca di silenziare l'opposizione ad ogni costo.
Ciò avviene senza l'uso delle armi, dato che l'Italia non è certo un Paese liberale.
Dunque, le premesse per costruire una dittatura ci sono.
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