Un disastro chiamato Milan

Il Milan è uscito sconfitto anche dalla partita in casa contro la Lazio.
Oramai, sembra che la squadra rossonera sia caduta in un circolo vizioso.
Anzi, io temo che questa stagione possa anche finire peggio dell'anno 1996-1997, quando il Milan finì il campionato all'11° posto in classifica.
Addirittura, dopo trent'anni, la Lazio è tornata a vincere a San Siro.
Questo è umiliante.
Come si dice a Napoli, il pesce puzza dalla testa.
Il male del Milan è la sua stessa società.
Da quando la famiglia Berlusconi lo ha ceduto, il Milan è crollato.
Certamente, l'ultimo periodo di Berlusconi non è stato grande.
Però, c'era il senso della dignità e c'era un proprietario sempre presente.
Poi, nel 2017, è arrivato il cinese Li Yonghong, il quale si è dimostrato un bluff.
Non solo non ha rilanciato il Milan (affidando la società a Marco Fassone e a Massimiliano Mirabelli) ma lo scorso anno il cinese è stato anche estromesso dalla società dal fondo americano Elliott Management Corporation, il quale ha preso in mano quest'ultima per i debiti insoluti.
Tuttavia, le sorti del Milan non sembrano risollevarsi.
Infatti, è stata messa all'amministrazione una dirigenza che non si sta mostrando all'altezza della situazione.
L'amministratore delegato, Ivan Gazidis, non ha ancora iniziato a parlare italiano e sembra che sia interessato più allo stadio che alla squadra.
Certamente, personaggi come Paolo Maldini e Zvonimir Boban sono stati dei grandi giocatori del Milan.
Però, il campo è una cosa e la scrivania è un'altra.
I fatti lo dimostrano.
Io temo davvero che quest'anno il Milan possa finire veramente male.
Oramai, manca anche quella dignità di cui ho parlato prima.
Il fatto che alla fine della scorsa stagione l'allenatore Gennaro Gattuso si sia dimesso la dice lunga.
Evidentemente, egli ha capito che le cose non stavano andando bene.