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martedì 19 novembre 2019

Odiatori rossi!

Su "Il Secolo d'Italia", vi è un articolo di Niccolò Silvestri che è intitolato "Sono i professionisti dell’odio “democratico”. Da sempre si chiamano comunisti".
Ne riporto questo stralcio:

"Per loro è un gioco da ragazzi: basta aggiungere l’aggettivo democratico e tutto – fosse anche uno sputo – si nobilita, si depura, si sterilizza. Chiedere per conferma a Lilly Gruber, detta la Rossa per il colore dei capelli e della passione politica. Tutte le sere, dal salotto di Otto e mezzo, predica contro l’odio. Degli altri, s’intende. Il suo, invece, riesce a malapena a trattenerlo. Tracima infatti come un fiume rigonfio appena parla di Salvini e della destra. I comunisti – ex, post e neo – sono fatti così. Ti lisciano non appena intravedono la breccia in cui infilarsi per andare a portare scompiglio tra il nemico di classe. Ora è il turno di Mara Carfagna, per anni brutalizzata dagli stessi che ora la blandiscono come la paladina della riscossa liberale di Forza Italia".

Concordo con queste parole.
Quelli che stano a sinistra sono coloro che propugnano l'odio.
Basti leggere i post scritti da certi loro sostenitori che, per esempio, augurano la morte al leader della Lega Matteo Salvini, che chiamano quello di Forza Silvio Berlusconi "mafioso" e "puttaniere" e che insultano la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.
Inoltre, nessun sostenitore di centrodestra ha mai assaltato i banchetti del Partito Democratico e dei partiti di sinistra.
Invece, i banchetti di Fratelli d'Italia piuttosto che quelli della Lega vengono assaltati dai facinorosi dei centri sociali e non solo.
Addirittura, una persona di mia conoscenza mi ha scritto che quelli come me "non dovrebbero essere neppure considerati italiani".
Rispondo a questa persona che ha scritto una simile idiozia facendole notare che io non sono uno di quelli che vanno a leccare il deretano al presidente francese Emmanuel Macron.
Questa sarebbe la "democrazia" della sinistra?
Se questa è "democrazia", io sono il re d'Inghilterra.
Va detto anche che la sinistra parla tanto di un presunto rischio di ritorno del fascismo.
Ora, a ben guardare, gli unici partiti che tendono ad emulare il fascismo sono CasaPound e Forza Nuova.
Alle elezioni, questi due partiti prendono delle percentuali infime di voti.
Dunque, il rischio di ritorno del fascismo lo vedono solo questi "luminari" della sinistra.
Invece, i partiti di sinistra hanno seguito e sostegno di gruppi che nulla hanno di democratico.
Possiamo dire che sia più facile il rischio di una deriva a sinistra, visto anche il fatto che essa oggi governi il nostro Paese senza essere passata per elezioni e solo per un cavillo costituzionale.
Ripeto, se questa è la "democrazia", io sono il re d'Inghilterra.





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