Gabriele D'Annunzio: fra patria e poesia, un evento che si farà a Mantova

Domani, presso il Beverly Bar "Il Localino" di Mantova, avrà luogo un evento dell'Associazione Culturale "Pensiero e Tradizione" che è intitolato "Gabriele D'Annunzio: fra Patria e poesia".
L'evento sarà alle ore 16.00.
Domani, scriverò qualcosa a riguardo anche su "Il Gran Candeliere di Antonio Gabriele Fucilone".
Interverrà lo scrittore e giornalista de "La Voce di Mantova" Davide Mattellini.
Con l'impresa di Fiume (1919-1921) D'Annunzio (12 marzo 1863-1° marzo 1938) divenne un simbolo di quella "Vittoria mutilata" di cui si parla ancora oggi.
Per certi versi, a D'Annunzio non si possono attribuire delle "etichette politiche", poiché fu un personaggio alquanto complesso.
Egli, infatti, fu vicino ai Fasci di Combattimento ed i fascisti usarono i suoi motti ma non aderì mai al Partito Nazionale Fascista.
Inoltre, egli aderì anche alla massoneria ma scelse la Gran Loggia d'Italia ALAM.
Poi, fu iniziato al Martinismo.
Quando andò a Fiume, egli creò in quella zona una sorta "costituzione", la "Carta del Carnaro", che prevedeva (tra le altre cose) la depenalizzazione dell'omosessualità e del nudismo.
Dunque, su questo personaggio (che fu molto importante per la nostra letteratura) si può fare una grande riflessione.
Le sue poesie esprimono il suo gusto di esteta e di persona che volle fare della sua vita una vera "opera d'arte".
Inoltre, egli ebbe anche un sentimento patriottico.
Per conoscere D'Annunzio, non si dovrebbe leggere solo la sua biografia ma anche l'insieme delle sue poesie.