Riporto codesto stralcio dell'articolo scritto dall'amica Chantal Fantuzzi su "Ticino Live", il quale è intitolato "Venezia sott'acqua. Emergenza record: 1.87 m d’alluvione, San Marco allagata":
"Venezia è sott’acqua. Come nelle peggiori delle ipotesi, il Centro storico è stato completamente invaso dalle acque della laguna: il livello dell’acqua ha raggiunto l’altezza record di un metro e ottantasette, sfiorando il picco tragico del 1966, che lo superò di poco: 1 metro e 94. Oggi, come allora, Venezia si risveglia in un incubo: l’alluvione minaccia la bellezza, la storia, il patrimonio dell’umanità, ma anche semplicemente la vita quotidiana, gli abitanti, i veneziani, costretti in casa.
L’alluvione conta due morti, tra cui un anziano di 78 anni rimasto fulminato mentre l’acqua gli entrava in casa, nella sua abitazione nell’isola di Pellestrina.
La cripta di San Marco è sommersa completamente, mentre la basilica è inondata dalle acque che, al momento del picco d’altezza (raggiunto alle ore 23.30) misurava 1 metro e 10. I danni ai mosaici e alla basilica sono ancora ignoti, ma si presumono essere piuttosto gravi".
Stamani, sul blog "Il Gran Candeliere di Antonio Gabriele Fucilone" , ho redatto un articolo che parla di quanto accaduto a Venezia.
Ora, la città lagunare non può continuare a subire simili situazioni.
Servono delle soluzioni serie per codesto problema.
Per esempio, non si potrebbero installare delle barriere mobili come quelle installate alla foce del fiume Tamigi per proteggere Londra dalle maree?
Purtroppo, qui in Italia si manda tutto in vacca per la burocrazia e per l'ideologia.
Infatti, secondo una certa ideologia, fare le opere favorirebbe la corruzione.
Quindi, sempre secondo questa ideologia, per evitare la corruzione non si dovrebbero fare le opere.
Questo è davvero folle.
Invece di fermare la corruzione, per esempio, controllando meglio la gara degli appalti, si fermano le opere.
Ora, Venezia deve essere salvata.
Di conseguenza, servono delle politiche che possano essere d'aiuto per la città e delle opere che possano servire a risolvere una volta per tutte il problema.
Il tutto dovrà essere fatto il più presto possibile.
Venezia non può morire.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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