Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo di Mattia Roncalli che è intitolato "L’incriminazione di Netanyahu mossa dal tempismo perfetto per uscire dallo stallo politico a Gerusalemme?".
Questo ne è uno stralcio:
"Ci troviamo di fronte ad uno scenario inedito ed estremamente complesso per la politica israeliana. Dopo le elezioni di aprile e di settembre, nessun leader è finora riuscito a formare una maggioranza nel parlamento di Israele, la Knesset.
Il primo a fallire è stato il premier Benjamin Netanyahu, il quale aveva ricevuto il 25 settembre scorso il mandato per formare un esecutivo dal presidente della Repubblica Rivlin.
A fine ottobre è stato il turno dell’omonimo e rivale Gantz, ex capo di stato maggiore dell’IDF, di avere l’onore di formare un esecutivo. Nella serata del 20 novembre, anch’egli ha comunicato a Rivlin la sua incapacità nel costruire una maggioranza di 61 MK (membri della Knesset)".
Proprio nel momento in cui la politica israeliana sta vivendo uno stallo, arriva l'incriminazione del premier in carica Benjamin Netanyahu.
Netanyahu è stato incriminato per corruzione.
Ora, io non sono solito a delegittimare la magistratura.
Però, mi pongo qualche domanda, visto che quanto accaduto in Israele mi pare un film visto più volte qui in Italia.
Sembra quasi che questa incriminazione sia arrivata in un momento in cui la politica israeliana deve trovare una soluzione per questo stallo che impedisce la formazione del nuovo governo.
In verità, da conservatore-liberale quale sono, io ho una grande preoccupazione.
Quando la magistratura mette le mani nella politica, il gioco rischia di farsi pericoloso.
Del resto, qui in Italia, si sono viste cose molto gravi negli anni.
Non vorrei che questo "virus" avesse fatto danni anche in Israele, una grande democrazia che lotta contro le dittature teocratiche (di stampo islamista) e socialiste che le stanno intorno.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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