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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 8 novembre 2019

Il motivo per cui sono contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso


Io sono contro il matrimonio omosessuale.

Non ho nulla contro le persone omosessuali e (anzi) sono tra coloro che pensano che i loro dritti individuali debbano essere tutelati.
Però, il matrimonio va ben oltre la sfera dei diritti diritti individuali.
L'idea di chi sostiene il matrimonio tra persone dello stesso sesso è quella di aprire non solo all'adozione di figli da parte delle coppie omosessuali e alla possibilità di queste ultime di procreare attraverso la fecondazione assistita.
Questo è il punto.
Pensiamo, per esempio, ad un figlio di una coppia di due donne.
Questa persona avrà il problema del non sapere il nome del padre biologico.
Infatti, si procrea mettendo insieme uno spermatozoo ed un ovulo.
Pensiamo anche ad un figlio di una coppia formata da due uomini.
Egli arriverà al punto in cui si farà delle domande sulla madre surrogata, la quale è a tutti gli effetti la madre biologica.
Avere un'identità non significa solo avere un nome ed un cognome ma significa anche essere consci della propria provenienza.
Questa è la base del diritto all'identità.
Io sono Antonio Gabriele Fucilone, i miei genitori si chiamano Adolfo Fucilone e Giacomina Messina, i miei nonni si chiamavano Antonio Fucilone, Angela Seca, Giuseppe Messina e Maria Campisi e così via a ritroso.
Sono nato a Mantova ma sono di origini abruzzesi (precisamente, di Tossicia, in Provincia di Teramo) e siciliane, di Galati Mamertino, in Provincia di Messina.
Addirittura, io sto anche facendo delle ricerche sulla mia famiglia.
Una persona nata da un processo di fecondazione assistita eterologa non ha idea di chi siano i suoi avi e della sua provenienza.
Vi faccio un altro esempio: poniamo caso che io sposi una donna che ha avuto una relazione in cui ha concepito un figlio e che questo figlio nasca quando io e la donna siamo già sposati e che lo riconosca come mio.
Se, previa prova del DNA, arrivasse il giorno in questo figlio decide di chiedere il disconoscimento della mia paternità, a malincuore, io accetterei la cosa.
Sarebbe un suo diritto.
Certo, se egli decidesse il contrario sarei ben contento.
Dunque, piantiamola di liquidare il "no" al matrimonio omosessuale come "omofobia".
Qui l'omofobia non c'entra nulla.
Infatti, questo giochino che si sta facendo è molto pericoloso.
Una cosa è difendere i diritti individuali degli omosessuali ma ben altro è rischiare di creare una generazione futura di gente senza identità.
Su una cosa del genere non si può scherzare.
Dunque, l'amore (tema dietro al quale si nascondono i sostenitori del matrimonio tra persone dello stesso sesso) va bene ma non basta.



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