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venerdì 7 dicembre 2018

Ricordiamoci di Sant'Ambrogio

La foto qui sopra è presa da un libricino che parla della basilica di San Pietro in Vaticano e mostra la cattedra di San Pietro, opera di Gian Lorenzo Bernini,  la quale è retta dalle statue che ritraggono quattro Padri della Chiesa.

Uno di questi è Sant'Ambrogio di Milano (339 o 340-4 aprile 397).
Fu vescovo della città meneghina dal 374.

Ambrogio fu l'esempio perfetto di uomo della Chiesa e di uomo che fece di tutto per salvare la sua civiltà.
Egli cercò di tenere unita la cristianità, lottando contro l'eresia ariana, la quale avrebbe disgregato la cristianità.
L'imperatrice Giustina (morta nel 338) era di fede ariana e con ella si scontrò.
Ambrogio ebbe una grande influenza sull'imperatore Graziano (18 aprile o 23 maggio 359-25 agosto 383).
Questi inasprì le sanzioni contro gli eretici nel 380.
Tuttavia, il momento di massima tensione con lo Stato si ebbe nel 385-386 quando, dopo la morte di Graziano, gli ariani chiesero insistentemente con l'appoggio della corte imperiale una basilica per praticare il loro culto. L'opposizione di Ambrogio fu energica tanto che rimase famoso l'episodio in cui, assieme ai fedeli cattolici, "occupò" la basilica destinata agli ariani finché l'altra parte fu costretta a cedere.
In quell'occasione, egli introdusse il canto antifonale, per non fare addormentare gli "occupanti".
Ancora oggi, Sant'Ambrogio è un santo che unisce.
Un esempio è il rito ambrosiano, il quale un tempo era presente in tutto il nord dell'Italia ed oggi è limitato alla sola arcidiocesi di Milano.
Il rito ambrosiano mette insieme elementi della liturgia latina e quelli della liturgia orientale.
Termino, con una nota di "colore". 
Fa specie sapere che la città natale di Sant'Ambrogio, la città tedesca di Treviri, sia anche la città natale del fautore dell'ateismo e dell'odio verso la fede, Karl Marx (5 maggio 1818-14 marzo 1883).
Questa è l'amara ironia della storia.
Auguro buon onomastico a coloro che si chiamano Ambrogio e ai milanesi, i quali festeggiano il loro patrono.

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